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Economia
"Quirinale, Draghi presidente della Repubblica. Lo blinderemmo per 7 anni"
Il fondatore di Eataly Oscar Farinetti 

Farinetti: "Dal Quirinale, Draghi supervisionerebbe tutto il processo decisionale dell’esecutivo"

"Chi mi auguro, da imprenditore, possa essere eletto presidente della Repubblica? Anche come cittadino, Mario Draghi tutta la vita. E’ meglio averlo sette anni al Quirinale che ancora meno di un anno e mezzo a Palazzo Chigi. Faremmo una grande figura all'estero come Paese".  Lo dice ad Affaritaliani.it Oscar Farinetti, fondatore nel 2007 di Eatalystore dedicato alla valorizzazione e al racconto del meglio delle tradizioni enogastronomiche italiane che opera in 17 Paesi e che conta su una rete di circa 40 negozi nel mondo. Dove porta oltre 14 mila prodotti nazionali per un totale di oltre 2 mila marchi.

Secondo Farinetti, "dal Quirinale il premier continuerebbe a supervisionare tutto il processo decisionale dell’esecutivo e la trattativa con l’Unione europea, garantita dalla permanenza dell’ex Bce nella scena istituzionale, sulla riforma del Patto di Stabilità". Chi dovrebbe sostituirlo? "Il ministro dell'Economia Daniele Franco o quello della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta". 

L'INTERVISTA

L'ipotesi del passaggio del premier Mario Draghi al Quirinale è uno scenario su cui si sta ragionando fra i partiti politici. Da imprenditore chi le piacerebbe avere come presidente della Repubblica?
“Draghi tutta la vita. Da cittadino italiano, mi auguro che il premier possa diventare presidente della Repubblica. E’ una persona autorevole, preparata, che tutto il mondo ci invidia e che gode di grande considerazione nei contesti internazionali. E’ meglio averlo sette anni al Quirinale che poco più di un anno a Palazzo Chigi. Da imprenditore che opera in 17 Paesi, posso dire che faremmo una grande figura come Paese. Portando una personalità di quello standing al Colle, i nostri partner ci direbbero: ‘Chapeau’. E’ senza dubbio lo scenario migliore per l’Italia”.

DANIELE FRANCO
 

Con Draghi presidente della Repubblica, a Chigi quindi dovrebbe andare una figura “tecnica” in modo da mantenere inalterata la formula politica alla base del governo ed evitare così il ricorso alle urne…
“Sì e per rimpiazzarlo poi servirebbe una figura come quella del ministro dell’Economia Daniele Franco o come anche quella del ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, il più anziano della compagine e che oltretutto sta facendo bene. In più, con Brunetta premier, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi sarebbe contento. Entrambe sarebbero comunque una scelta di continuità”. 

Non teme che se l’attuale premier lasciasse il ruolo di primo ministro, il governo, come ha sentenziato oggi L’Economist, verrebbe indebolito e ne risentirebbe di conseguenza in futuro anche la "messa a terra" del Recovery Plan, come qualche asset manager teme?
“Assolutamente no, Draghi al Quirinale supervisionerebbe tutto il processo decisionale dell’esecutivo in carica e la trattativa con l’Unione europea, garantita dalla permanenza dell’ex Bce nella scena istituzionale, sulla riforma del Patto di Stabilità. Andremmo de facto verso un semipresidenzialismo alla francese. Oggi, le forze politiche continuano a voler fare i king-maker, spinte dal loro desiderio di apparire, ma non capiscono che il risultato 'Draghi presidente della Repubblica' sarebbe ottimo per il Paese. Nell’ultimo anno di legislatura i partiti continuerebbero poi a scannarsi e a pensare alle elezioni".

Mentre invece...
"Dovrebbero fare soltanto la nuova legge elettorale per preparare la prossima tornata. Se il sistema non cambierà, non escludo che possa essere la prima volta nella mia vita che non andrò a votare. Noto con rammarico infine che i partiti avevano il tempo per prepararsi e arrivare all'elezione del Presidente della Repubblica con una soluzione in tasca, cosa che non è accaduta”. 

@andreadeugeni

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