Economia
Ravanusa esplosione, timore dagli investitori: Italgas cala a Piazza Affari

Dopo il grave incidente avvenuto in provincia di Agrigento il titolo registra una flessione. Tra le big milanesi bene Tim e Unicredit
Esplosione Ravanusa, a Piazza Affari giù Italgas. Bene Tim e Unicredit
Continua il calo a Piazza Affari di Italgas dopo il grave incidente di Ravanusa, in provincia di Agrigento, dove a causa di una fuga di gas sono crollate diverse palazzine, causando morti e feriti: dopo una partenza poco tonica dovuta al timore da parte degli investitori che il gruppo possa avere qualche responsabilità nella tragedia, il titolo limita la flessione a -0,38% a 5,774 euro.
Le Borse europee a metà seduta vengono sostenute dagli acquisti su auto, tecnologici e materie prime. Anche se lo sguardo è già rivolto verso i numerosi appuntamenti delle banche centrali previsti in settimana: una ventina gli istituti che riuniranno i comitati di politica monetaria per l'ultimo appuntamento del 2021 con l'attesa di una Federal Reserve pronta ad accelerare nella riduzione degli acquisti di asset e di una Bce pronta a dare indicazioni sulla fase successiva al programma di acquisti pandemici.
La riunione dell'Eurotower non subira' ripercussioni dalla notizia che il vicepresidente Luis de Guindos e' risultato positivo al Covid-19 ed e' pertanto in isolamento con sintomi molto leggeri: de Guindos, da quanto riferito da Bce, non e' stato in stretto contatto con la presidente Lagarde.
Mentre i futures di Wall Street sono positivi, Piazza Affari e Amsterdam sono le migliori in Europa con rialzi intorno a mezzo punto percentuale: +0,55% per il Ftse Mib. Il listino delle big milanesi e' guidato da Tim (+2%) grazie ai rumors secondo cui KKR non aspettera' la due diligence richiesta per lanciare l'opa sul gruppo tlc. In rialzo Banco Bpm (+1.9%) e Unicredit (+1,7%) nel settore bancario, debole Hera (-1,2%) tra le utility.
Sul mercato valutario, il dollaro trae beneficio dall'attesa per le decisioni della Federal Reserve e il cambio euro/dollaro scende a 1,1274. Petrolio in calo di mezzo punto percentuale: il Brent febbraio tratta a 74,79 dollari al barile, il Wti gennaio a 71,34 dollari al baril.