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Economia
Recessione, la Bundesbank vede nero. Borse Ue deboli. A Milano ko Eni
Borsa a Piazza Affari Milano

Borse europee deboli al giro di boa della meta' seduta. I principali listini avevano aperto in rialzo, ma poi hanno invertito la rotta soprattutto dopo l'allarme lanciato prima dalla banca centrale spagnola e poi dalla Bundesbank tedesca. La prima ha previsto un pil 2020 spagnolo in calo da un minimo del 6,6% fino a al -13,6% nello scenario peggiore. La banca centrale tedesca non ha fornito stime esatte, ma ha allertato che l'economia tedesca e' entrata in una fase di profonda recessione dalla quale non uscira' rapidamente.

Tra l'altro la Germania e' messa meglio dal punto di vista sanitario, tanto e' vero che proprio oggi ha dato semaforo verde alla riapertura di numerosi negozi, come prima tappa di una lunga operazione di uscita dal lockdown per la crisi del coronavirus. Cosi' Parigi arretra dello 0,94% e Francoforte dello 0,73%.

Madrid e' di misura la peggiore, giu' dell'1,6%, mentre Londra cede lo 0,75% in attesa di novita' sulle trattative per determinare i dettagli dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. A Milano il Ftse Mib lascia sul parterre l'1%, mentre lo spread si e' spinto sopra i 246 punti. A Piazza Affari sono in netto ribasso le azioni di Eni (-3,2%), penalizzate dal crollo del wti, con il contratto di maggio che in mattinata ha aggiornato nuovi minimi da 21 anni e il contratti do giugno giu' di oltre il 9% a 22,7 dollari al barile. Del resto negli States la situazione e' critica visto che le societa' di stoccaggio sono gia' al limite.

Del settore oil arretra anche Saipem (-2%), nonostante l'annuncio il consorzio Cepav due, in cui la societa' detiene una partecipazione pari al 59,09%, ha ricevuto da Rete Ferroviaria Italiana la formale comunicazione che notifica l'avvenuta assegnazione e disponibilita' di un'ulteriore tranche di risorse finanziarie per la realizzazione del secondo lotto costruttivo della tratta Alta Velocita'/Alta Capacita' Brescia Est-Verona del valore complessivo di circa 514 milioni di euro, di cui la quota di competenza Saipem e' pari a circa 304 milioni di euro. Sono deboli le Ferrari (-1,6%) e le Campari (-3,4%), entrambi nel giorno dello stacco della cedola.

Sono in calo le azioni delle banche, fatta eccezione di Ubi (+0,37%), nell'attesa di novita' sulla partita per il controllo della banca, dopo l'offerta proposta da Intesa Sanpaolo (-1,5%). Telecom Italia ha aperto debole, sull'ipotesi che possa essere a rischio il dividendo sulle ordinarie, ma poi ha imboccato la strada del rialzo segnando un +0,7%. Diasorin spicca con un progresso del 4,8% festeggiando i nuovi passi in avanti compiuti nel perfezionamento dei test sierologici: la societa' ha confermato di avere marcato CE un test sierologico che permettera' solamente in un'ora di sapere se nel sangue sono presenti anticorpi contro il coronavirus. La migliore del Ftse Mib e' Amplifon, in progresso di oltre il 6%. Sul fronte dei cambi, l'euro passa di mano a 1,0863 dollari. 

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