Risiko bancario, Caltagirone sale al 10% di Mediobanca. Lovaglio non ha dubbi: "Ops di Monte Paschi avrà successo" - Affaritaliani.it

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Risiko bancario, Caltagirone sale al 10% di Mediobanca. Lovaglio non ha dubbi: "Ops di Monte Paschi avrà successo"

"Siamo convinti che questo è un grande progetto per il sistema bancario italiano", ha dichiarato l'ad di Mps

di redazione economia

Lovaglio: "Ops Mediobanca va avanti, ampio consenso soci"

"Noi abbiamo avuto un ampio consenso con gli azionisti che per noi è l'indicazione di andare avanti, che siamo sul lato giusto. L'altra operazione ancora mi sembra" sia così avanti. Così l'ad di Banca Mps Luigi Lovaglio intervistato su SkyTg24 sull'Ops lanciata su Mediobanca, commenta anche l'Ops che piazzetta Cuccia ha poi lanciato su banca Generali.

"La nostra ha dei termini economici finanziari chiari e ben evidenti, per tutti leggibili. Francamente se io fossi un azionista di Mediobanca trovo un po' più difficile capire quali sono gli economics". Quindi "noi andiamo avanti, siamo convinti che questo è un grande progetto per il sistema bancario italiano e anche per la nostra economia" sottolinea Lovaglio.

Mediobanca, Caltagirone sale a ridosso 10% del capitale

Il gruppo dell’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone è salito a ridosso del 10% del capitale di Mediobanca. La conferma arriva da fondi finanziarie, dopo l’anticipazione del quotidiano La Stampa.

Secondo quanto riporta il sito di Piazzetta Cuccia, aggiornate allo scorso 28 aprile, Caltagirone era al 7,391%. E’ il secondo azionista in Mediobanca, dopo la Delfin degli eredi Del Vecchio al 19,81%. La mossa di Caltagirone arriva dieci giorni prima dell’assemble dei soci, in programma il prossimo 16 giugno, per votare l’Ops su Banca Generali.

Caltagirone, attraverso la controllata Vm 2006, avevo chiesto il rinvio dell’assise perchè riteneva che mancassero informazioni fondamentali per valutare l'offerta pubblica di scambio su Banca Generali.

Mediobanca, due investitori istituzionali voteranno a favore dell'ops su Banca Generali 

New York City Comptroller e Calvert, due tra gli investitori istituzionali presenti nell'azionariato di Mediobanca, voteranno a favore dell'ops su Banca Generali. Lo si evince dai siti web delle due società, che sono le prime a esprimersi sull'operazione a seguito del giudizio dei proxy advisor Iss e Glass Lewis che con Pirc, agenzia europea specializzata sui fondi pensione, hanno raccomandato di approvare l'operazione nell'assemblea degli azionisti convocata lunedì 16 giugno. New York City Comptroller, asset manager che gestisce i portafogli di investimento dei cinque sistemi pensionistici della Grande Mela, amministrando 285 miliardi di dollari, è titolare di 115 mila azioni Mediobanca. Calvert, società di investimento del gruppo Morgan Stanley che è specializzata in investimenti sostenibili, con 40 miliardi di asset under management, ha in portafoglio 40 mila titoli di Piazzetta Cuccia.

Mediobanca, il commento di David Grinsztajn, analista indipendente (Alpha Value) sull' offerta lanciata da Mps

"L’opposizione di Caltagirone all’acquisizione di Banca Generali da parte di Mediobanca, e alla contestuale uscita di Mediobanca da Generali (dato che Piazzetta Cuccia intende pagare con la sua quota del 13%), non sorprende. Infatti, come abbiamo già affermato in passato, abbiamo sempre sospettato che Caltagirone (e Delfin) siano entrati nel capitale di Mediobanca per impedire a quest’ultima di uscire da Generali, in un momento in cui uno scambio con Banca Generali era già in fase di valutazione", sottolinea l'analista. 

"Il tentativo di Caltagirone di rinviare l’assemblea generale annuale conferma, a nostro avviso, che una larga parte degli azionisti di Mediobanca sostiene la proposta di acquisizione di Banca Generali, come anche noi stessi sosteniamo", continua Grinsztajn. 

"Continuiamo a valutare negativamente l’operazione ostile di reverse takeover di Mediobanca da parte di Mps, e riteniamo che la nostra opinione sia largamente condivisa dagli investitori. In questo contesto, la decisione di Mps di abbassare la soglia minima richiesta per il successo dell’offerta non sorprende. Ovviamente, una combinazione ampliata non solo costringerà Mps ad ammorbidire la propria offerta, ma aumenterà ulteriormente il rischio di esecuzione, già considerato uno degli ostacoli principali dagli investitori e dai proxy advisor", conclude Grinsztajn.  

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