Saldi, avvio sotto la pioggia. Ma c'è chi va nudo...
Il brutto tempo rallenta l'avvio dei saldi invernali 2014. L'afflusso di clienti, anche se con differenze di citta' in citta', si mostra stabile, ma la crisi si fa ancora sentire sulle vendite: i clienti si mostrano oculati e prediligono acquisti mirati, comprando soprattutto i prodotti cui hanno rinunciato durante l'anno o le ultime feste, anche qualche regalo di Natale 'posticipato' per se' o per altri. Piu' 'liberi' gli acquisti di turisti, che approfittano delle estese promozioni di quest'anno, con sconti partiti subito dal 40%, per portarsi a casa un po' di made in Italy d'occasione. E' il bilancio, a meta' del primo giorno dei saldi, di Confesercenti. C'è però chi non si fa scoraggiare da nulla e corre a fare shopping nudo..
Secondo quanto rilevato da Confesercenti in un instant poll condotto tra i negozianti di Torino, Milano e Roma quest'anno i clienti sembrano prediligere l'acquisto di capi 'importanti', dai capispalla (giubotti piumini) alle marche note in offerta, ma anche regali e dolci: la coincidenza del weekend dei saldi con quello dell'Epifania estende le promozioni pure a qualche prodotto da calza: sotto il camino, quest'anno, ci finira' anche qualche accessorio. L'afflusso di persone, in generale, e' in linea con le aspettative, rallentato dalla pioggia ma senza il temuto flop, anche se con alcune differenze territoriali. Nel centro di Torino, ad esempio, l'avvio e' lento: incide il cattivo tempo e la sovrapposizione con le ferie invernali e il weekend lungo, che ha portato alcuni torinesi fuori citta'. I commercianti sperano in un recupero la prossima settimana, quando tutti i residenti saranno ritornati alla solita routine quotidiana. Invece a Milano, in corso Buenos Aires, la pioggia non ferma i clienti, in crescita del 5-10% rispetto allo scorso anno. Si mantiene alta anche la percentuale di turisti, soprattutto dall'Europa orientale e dalla Russia, che usufruiscono dell'occasione dei Saldi per fare shopping di prodotti made in Italy, i piu' ricercati. I residenti del capoluogo, invece, sono attenti alla qualita' e alla percentuale di sconto e puntano direttamente ai prodotti che avevano adocchiato precedentemente, ma che hanno rimandato in attesa dei i saldi. A Roma invece, il flusso di clienti e' in linea con quello dello scorso anno, mentre le vendite, a seconda delle zone, si registrano stabili o con cali in linea con le previsioni.
Anche nella capitale si ricercano i prodotti il cui acquisto era stato rimandato al periodo dei saldi, inclusi regali di Natale 'posticipati' di marca. Afflusso e vendite deboli nel centro di Torino: incide il cattivo tempo, soprattutto nelle zone prive di portici, e la sovrapposizione con le ferie invernali. I commercianti sperano in un recupero la prossima settimana, quando tutti saranno ritornati alla solita routine quotidiana. Anche a Firenze, nonostante il clima piu' mite, l'affluenza e' in leggero calo, cosi' come gli scontrini medi. C'e' una diminuzione del multiacquisto: i clienti sono molto selettivo, acquistano meno capi che hanno gia' in mente. Tengono meglio i negozi del centro, soprattutto grazie ai turisti, che approfittano degli sconti per fare acquisti di made in Italy di pregio.
Codacons - I saldi partono male, con un calo delle vendite compreso tra il 10 e il 15% rispetto al 2013. Lo sostiene il Codacons che ha dislocato i propri ispettori nelle strade dello shopping e nei centri commerciali. Tra le ore 10 e le 12 - spiega l'associazione - si e' registrato un buon afflusso di cittadini nei negozi e nei centri commerciali ma gli acquisti sono deludenti.
"Ancora una volta l'avvio dei saldi e' improntato alla massima cautela - spiega il presidente Carlo Rienzi - i cittadini escono, osservano le vetrine ma ancora non comperano. Segno che i consumatori puntano ad acquisti mirati, limitati da un budget per i saldi sempre piu' ristretto a causa della crisi economica". Secondo il Codacons, come lo scorso anno i piccoli negozi e soprattutto le periferie risentono particolarmente della riduzione degli acquisti mentre la situazione appare meno negativa negli outlet e soprattutto nelle boutique dell'Alta moda, che possono contare su una massiccia presenza di turisti che tengono alto il livello delle vendite.