Economia
Scandalo "tuna bond", è bufera in Svizzera: sotto accusa Credit Suisse e Ubs per mancati controlli
La Procura federale accusa Credit Suisse e Ubs di non aver fermato il riciclaggio legato ai prestiti milionari del Mozambico

Svizzera, un procuratore accusa Credit Suisse e Ubs per scandalo 'tuna bond'
La Procura federale svizzera ha incriminato Credit Suisse e l'attuale proprietario Ubs Group in un caso relativo al cosiddetto scandalo dei "Tuna Bond" in Mozambico, citando quelle che ha definito carenze nella prevenzione del riciclaggio di denaro da parte di Credit Suisse. Lo scandalo riguardava prestiti obbligazionari da oltre 1,5 miliardi di dollari, concessi a un'azienda di pesca del tonno, fondi che, secondo le accuse, sono stati deviati tramite tangenti a funzionari e banchieri.
Il ministero pubblico della Confederazione ha dichiarato di aver presentato un'accusa contro un dipendente dell'ex Credit Suisse per riciclaggio di denaro e di aver accusato Credit Suisse e la casa madre di non aver adottato misure organizzative per prevenire il presunto riciclaggio di denaro. "Respingiamo fermamente le conclusioni del ministero pubblico della Confederazione e difenderemo con forza la nostra posizione", ha dichiarato una portavoce di Ubs.
Lo scandalo dei 'tuna bond', che ha coinvolto il Mozambico nel raccogliere finanziamenti da investitori obbligazionari dei mercati emergenti, e' stato svelato da un'inchiesta del Wall Street Journal nel 2016, anni prima che Ubs acquisisse Credit Suisse.
