Tabacco, perplessità sulle politiche fiscali del governo Renzi - Affaritaliani.it

Economia

Tabacco, perplessità sulle politiche fiscali del governo Renzi

“Provaci ancora, Sam!”: per il governo Renzi è tempo di giudizi, e quello che arriva dagli esperti di tabacco, sia quelli di The European House-Ambrosetti che quelli dell’Università degli Studi Roma Tre, è incoraggiante ma non ancora soddisfacente. Su che piano? Ma naturalmente su quello fiscale, che è poi ciò per cui i governi – non solo questo ma tutti, da sempre – si occupano di tabacco, per “vietarlo ma non troppo”, e soprattutto tassarlo, poichè se davvero i consumi di sigarette e succedanei crollassero (come peraltro la comunicazione sociale europea auspica) per l’erario sarebbe dolori.

Ma andiamo con ordine. Per The European House- che ha svolto la sua ricerca in collaborazione con Philip Morris International - il 2015 si è chiuso con un aumento di gettito fiscale da tabacco compreso tra 250 e 300 milioni di euro rispetto al 2014: un successo. Successo relativo, perché i record di gettito del 2012 (maggiori per ben 300 milioni) restano inarrivabili. Come mai? Perché secondo gli analisti l’approccio tributario alla base della tassazione - come dettata dall’ultima riforma - fa salire ancora l’aliquota di base, “in questo modo divergendo da un processo di allineamento europeo”, si legge nel report della prestigiosa società di consulenza: “In questo modo si attenua lo spostamento della tassazione verso la componente specifica e fissa, sbilanciando nuovamente il sistema verso la componente proporzionale; il sistema fiscale, senza manutenzioni da parte delle istituzioni, perde gradualmente quell’impronta di equità di impatto sul mercato e sui diversi operatori del settore che era stata alla base delle scelte adottate nella Riforma del 2014, generando effetti asimmetrici sul mercato nel 2016. Basti pensare che circa il 20% dell’intero mercato non sarà interessato da alcun aumento di tassazione.

Tenore analogo nei rilievi di Roma Tre, che auspica una ridefinizione delle norme sulla tassazione del tabacco: “Il Governo, alla luce della delega prevista dal Dlgs. 188 del dicembre 2014, ha facoltà di proseguire il processo di aumento della parte specifica della tassazione – recita una nota - anche per favorire una stabilizzazione del gettito. Non sono invece inclusi nella delega interventi di indicizzazione della parte specifica e dell’onere fiscale minimo secondo le forme suggerite in questo lavoro, né interventi di semplificazione derivanti da una possibile eliminazione del vincolo di incidenza: questi interventi potrebbero concorrere significativamente a mantenere il gettito, a perseguire più efficacemente le politiche sanitarie di prevenzione dell’accesso al fumo, e ad allineare l’Italia allo scenario europeo e internazionale in materia di tassazione dei tabacchi”.