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Economia
Smart working, 1 italiano su 2 dice sì a farsi controllare a distanza dal capo
Smart Working

Un nuovo sondaggio realizzato da Capterra sul monitoraggio delle attività dei lavoratori in cui è stato chiesto ai dipendenti italiani ed al management cosa ne pensassero dello smart working controllato ha rivelato dati sorprendenti. 

Gli intervistati totali sono stati 5.549 provenienti da 4 paesi europei (Italia, Spagna, Olanda e Francia), i dati per l’analisi sono stati poi suddivisi in due aree, ovvero è stato analizzato prima il punto di vista dei dipendenti e poi si è analizzato specificatamente il punto di vista del management.

Le interviste sono state condotte tra il 13 ed il 17 Novembre 2020. Gli intervistati italiani sono stati in totale 1.538 (1.256 dipendenti con profili intermedi e di middle management e 282 profili di manager ed imprenditori), avevano tutti più di 18 anni, con residenza in Italia e lavoravano per aziende di diversi settori a tempo pieno (80%) o a tempo parziale (20%).

Il 43% dei dipendenti intervistati da Capterra Italia ha dichiarato di lavorare per un’azienda che utilizza strumenti di monitoraggio dei lavori e la maggioranza si è dichiarata a favore. La maggioranza del management ritiene che sia positivo per l’azienda, ma rimangono molti dubbi sull’utilizzo dei dati e su come modifichi i rapporti di fiducia.

Gennaio2020–Con l’avvento della seconda ondata pandemica,iniziata a Ottobre/Novembre, aziende private e PA hanno ripreso a discutere sulcome organizzare il lavoro da remoto dei propri dipendenti.Per molti il problema risiede nella mentalità di manager e capi-ufficio che non sono pronti ad affrontare il cambiamento, altri guardano all’argomento in termini diunasfidache dovràessere affrontata.

Il team di Capterra ha voluto esplorarese e come il passaggio massivo allo smart working abbia avuto un impatto sui rapporti di lavoro all'internodelle PMI,in particolare come fosse stato implementatoil monitoraggio dell’attività dei dipendentida remoto. Gli intervistati totalisono stati 5.549 provenienti da 4 paesi europei (Italia, Spagna, Olanda e Francia), i dati per l’analisi sono stati poisuddivisi in due aree, ovvero è stato analizzato prima il punto di vista deidipendentiepoi si è analizzato specificatamente quellodelmanagement. Le interviste sono state condotte tra il 13 ed il 17 Novembre 2020.

Nel seguente comunicato stampa ci si concentrerà sull’analisi dei dati italianiper poter rappresentare al meglio la situazione attuale del paese.1Lo studio originale è stato pubblicato in due parti,studio sui dipendentie studio sul management. Gli intervistatiitaliani sono stati in totale 1.538(1.256 dipendenti con profili intermedi e di middle management e 282 profili di manager ed imprenditori), avevano tuttipiù di 18 anni, con residenzain Italia e lavoravanoper aziende di diversi settori a tempo pieno (80%) o a tempo parziale (20%).

I dati più interessanti che sono emersi suidipendenti e sul managementitalianosono statii seguenti:

•Il 43% degli intervistati ha dichiarato di essere sottoposto a monitoraggio da parte del datore di lavoro con appositi strumenti;

•Il 52% degli intervistati ha dichiarato che sceglierebbe di essere monitorato dal datore di lavoro, contro il 48% che si è dichiarato contrario;

•Il 74% delle PMI italianeha dichiarato di aver investito maggiormente nell’adozione di software per il monitoraggio dei dipendenti dall’inizio della crisi COVID-19;

•Il 67% degli intervistati che fanno parte del management ritiene che il monitoraggio abbia un impatto positivo sull’azienda.

Le due parti dellostudio completo di Capterra Italia sul monitoraggio dei dipendentisonodisponibili ai seguenti link: studio sui dipendenti e studio sul management.

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