Spiagge libere in Italia cercasi, a livello europeo siamo messi male: "Quasi tutte in mano ai privati" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 11:19

Spiagge libere in Italia cercasi, a livello europeo siamo messi male: "Quasi tutte in mano ai privati"

E tra erosione e cambiamenti climatici sarà sempre peggio

di redazione economia

Spiagge libere, poche e sempre più corte per l'erosione e i cambiamenti climatici

L'estate italiana sta facendo registrare numeri più bassi del previsto per quanto riguarda il mare, nelle spiagge stanno mancando in particolare le famiglie italiane, molte attratte forse più dalla montagna e dalle città d'arte e altre invece scoraggiate dall'aumento dei costi negli stabilimenti balneari. L'alternativa c'è e si chiama spiaggia libera, ma anche qui c'è un problema non da poco. Nonostante infatti in Italia ci siano ottomila chilometri di coste, mancano le spiagge. Solo il 41% delle coste italiane - riporta La Repubblica - è sabbioso. La profondità media di una spiaggia è di soli 35 metri, quando non ci si mettono l’erosione delle onde o le mareggiate a ridurla ulteriormente Se un bene già scarso viene dato in buona parte in concessione ai privati, con prezzi in generale aumento, è facile comprendere perché la vacanza con l’ombrellone non sia più una priorità per molte famiglie.

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Poche spiagge, molto privatizzate, fitte di ombrelloni e spesso troppo care. Siamo il Paese europeo con il record di stabilimenti. E in futuro, tra erosione e cambiamenti climatici, i lidi saranno sempre meno. "Ma c’è un altro fattore che tiene lontani i turisti dal mare" riflette Stefano Ciafani, ingegnere ambientale e presidente di Legambiente a La Repubblica. "È la crisi climatica. Anche al mare ormai fa troppo caldo. Non puoi fare il bagno per l’intera giornata e fuori dall’acqua trascorrere una vacanza a 40 gradi diventa sgradevole. Si rischia di restare tutto il tempo in stanza con l’aria condizionata». Non è un caso che al mare sia rimasta la speranza di un settembre ricco di prenotazioni per risollevare un’estate sottotono, che sta premiando invece la montagna".

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