L'esodato esanime e il loden impermeabile
Lei pensionata, lui esodato. Coppia si suicida per la crisi |
Il corpo dell'esodato esanime penzola dal soffitto. E' stato strozzato da un cappio. Ma a impiccarlo è stato qualcun altro. Romeo si è ritrovato a 62 anni senza lavoro né pensione, con una corda nelle mani e il buio davanti. Meglio stringere la gola che avrebbe potuto emettere un grido d'aiuto che chiedere sostegno a uno Stato sordo. Meglio farla finita che sopportare la vergogna di un sussidio. A quello si rinuncia, alla dignità no. Meglio chiudere gli occhi insieme ad Anna Maria: la pensione minima della moglie non bastava neppure per pagare l'affitto.
E' successo a Civitanova Marche, ma sarebbe potuto accadere ovunque. Perché non è l'unica storia di lavoratori abbandonati a se stessi con un tratto di penna. Dietro i numeri e le percentuali, dietro le parole "disoccupato", "esodato", "minima" ci sono mani tese che pensano di stringersi un nodo scorsoio intorno al collo, respiri fermati e piedi ciondolanti a venti centimetri dal pavimento. Romeo e Anna Maria, poco distante dalle loro scarpe hanno lasciato un biglietto: "Scusateci per quello che abbiamo fatto". Loro, gli unici che non avrebbero dovuto chiedere scusa, lo hanno fatto. Chi invece ha intrecciato un pezzo di quella corda tace: dopo le lacrime del primo giorno, Elsa Fornero ha ritrovato glaciale contegno. Monti non lo ha mai perso. Chissà, forse il loden è diventato impermeabile. Alle tragedie e alle domande della coscienza.
@paolofiore