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Tasse & Pensioni
TassePensioni / Inps, ecco come richiedere il durc per i contributi

Nuova puntata su Affaritaliani.it della rubrica "Tasse&Pensioni", uno spazio a cura dello studio fiscale tributario e del lavoro Massimiliano Casto che risponderà a tutti i vostri quesiti in materia di fisco e previdenza. Per orientarsi nel difficile mondo della burocrazia e delle leggi scrivete a:
tassepensioni@affaritaliani.it

QUESITO
Sono impiegato a tempo pieno per una ditta commerciale ed il mio contratto è a tempo indeterminato. Tra l'altro ho anche la partita iva perché possiedo dei terreni che periodicamente do in gestione e in affitto, naturalmente tutto fatturato. Volevo sapere se posso presentare il 730 e chiedere al mio datore di lavoro il rimborso delle spesa sanitarie in busta paga. Grazie
                                                                                               Giovanni Anselmi - Lecce

RISPOSTA
Non tutti i lavoratori dipendenti e pensionati possono utilizzare il modello 730.  Infatti, non possono avvalersi della presentazione di questo modello (e devono presentare la dichiarazione modello Unico) coloro che possiedono, oltre al reddito di lavoro dipendente, anche redditi di impresa e redditi derivanti dall'esercizio di arti o professioni.  In particolare, non possono utilizzare il modello 730, ma devono presentare il modello Unico Persone fisiche, i contribuenti che nel periodo d'imposta oggetto di dichiarazione hanno posseduto:
" redditi d'impresa, anche in forma di partecipazione
" redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva (come ad esempio i redditi percepiti da chi esercita arti e professioni in forma abituale)
" redditi "diversi" (ad esempio, proventi derivanti dalla cessione totale o parziale di aziende, proventi derivanti dall'affitto e dalla concessione in usufrutto di aziende).
Non possono, inoltre, utilizzare il modello 730 i contribuenti che:
" devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: Iva, Irap, modelli 770 ordinario e semplificato (ad esempio, imprenditori agricoli non esonerati dall'obbligo di presentare la dichiarazione Iva, venditori "porta a porta")
" non sono residenti in Italia nel periodo d'imposta oggetto di dichiarazione e/o in quello di presentazione del modello
" devono presentare la dichiarazione per conto dei contribuenti deceduti.
                                                                              Massimiliano Casto - Noto (SR)

QUESITO
Mi è arrivata una cartella esattoriale di quasi 13 mila euro per debiti Inps che non sono riuscito a pagare quando ero titolare di una piccola merceria. Adesso ho trovato un lavoro di magazziniere e vorrei pagare a rate il debito perché ho paura che perda il lavoro perché stanno riducendo personale. Cosa potrei fare?
                                                                                              Alessio P.- Milano

RISPOSTA
I contribuenti che si trovano in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà, cioè che si trovano nell'impossibilità di pagare in un'unica soluzione il debito iscritto a ruolo indicato nella cartella di pagamento (ad esempio: per carenza temporanea di liquidità finanziaria; stato di crisi aziendale dovuto a eventi di carattere transitorio; crisi economiche settoriali o locali; riorganizzazione, riconversione o ristrutturazione aziendali; trasmissione ereditaria del debito a ruolo; scadenza contemporanea di pagamenti, anche relativi a tributi o contributi), possono rivolgersi agli Agenti della riscossione per ottenere la rateazione del debito. Per richiedere il pagamento rateale, occorre presentare domanda in carta libera e idonea documentazione che attesti la temporanea situazione di difficoltà. Per le rateazioni di importi fino a 50.000 euro, è sufficiente un'autocertificazione. Per gli importi superiori resta invece necessaria la presentazione di alcuni documenti aggiuntivi per dimostrare la situazione di temporanea difficoltà economica. In ogni caso, non è più necessario presentare garanzie (fideiussione bancaria, polizza fideiussoria eccetera). La dilazione può essere concessa fino a un massimo di 120 rate mensili, quando il debitore si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una grave e comprovata situazione di difficoltà, legata alla congiuntura economica (Dl 69/2013; in precedenza 72 rate) e l'importo minimo della rata, salvo eccezioni, è di 100 euro.
                                                                     Massimiliano Casto - Noto (SR)

QUESITO
La ditta a cui fornisco tendaggi, proprio oggi mi ha chiesto il modello durc per potermi pagare. Mi hanno detto che dovrei chiederlo all'Inps ed è un certificato che rileva il fatto che sono in regola con i contributi. Come posso fare per ottenerlo rapidamente?
                                                                       Donato Cannelliso - Pordenone

RISPOSTA
Il Documento Unico di Regolarità Contributiva è un certificato unico che attesta la regolarità di un'impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi nonché in tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente nei confronti di INPS, INAIL e Casse Edili, verificati sulla base della rispettiva normativa di riferimento (cfr. "requisiti regolarità"). Le imprese effettuano un'unica richiesta di rilascio della regolarità contributiva ad uno degli enti citati, anziché tre richieste (ciascuna per ogni ente) come avveniva in passato. Per regolarità contributiva deve intendersi la correntezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi, nonché in tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente riferita all'intera situazione aziendale.  Il Durc può essere richiesto dall'impresa telematicamente al sito Sportello Unico Previdenziale o anche attraverso i consulenti del lavoro e le associazioni di categoria provviste di delega (cd. intermediari).
                                                                    Massimiliano Casto - Noto (SR)

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