Rialzo tassi interessi, come cambiano i mutui? La guida per sapere tutto - Affaritaliani.it

Economia

Rialzo tassi interessi, come cambiano i mutui? La guida per sapere tutto

Effetto rialzo dei tassi sui mutui sulla casa

È anche vero che in una fase così incerta è molto difficile fare previsioni, quindi bisogna valutare attentamente i mercati in tempo reale: imprevedibili eventi futuri potrebbero influire sia in positivo che in negativo. Attualmente le proiezioni per i prossimi cinque anni segnano un Euribor 3 mesi pari all’incirca a +3,2% a dicembre 2023, +3,1% a dicembre 2025, +3,3% a dicembre 2027.

Comprare casa resta in ogni caso conveniente, perché in generale stiamo parlando di tassi d’interesse comunque vantaggiosi, sia in relazione al valore attuale dell’inflazione, sia rispetto all’andamento storico, come emerge dal rapporto mensile dell’Abi (Associazione banche italiane): se a ottobre 2022 il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è stato del 2,73% (a dicembre 2021 era 1,74%), è anche vero che a fine 2007 era addirittura del 5,72%.

Anzi, la grande propensione degli italiani all’acquisto dell’abitazione, sia per uso proprio sia come investimento, potrebbe favorire nei prossimi mesi una maggiore concorrenza nel mercato dei mutui e un abbassamento dei prezzi nel settore immobiliare.

In questo scenario così variabile viene naturale chiedersi come individuare il tasso più conveniente. Se fino all’inizio del 2022 la quasi totalità dei mutuatari sceglieva il fisso, nel corso dell’anno è aumentata rapidamente la domanda di tasso variabile, ma ora lo scenario è cambiato di nuovo.

Di fronte alla crescita dell’Euribor, e soprattutto in vista di ulteriori rialzi (per gli analisti si arriverà al 3% entro l’estate 2023), i mutuatari stanno tornando a considerare l’ipotesi del tasso fisso, non tanto per risparmiare quanto per tutelarsi dal rischio di possibili stangate. Secondo i consulenti del credito di Telemutuo, quella del mutuo a tasso fisso è in questo momento la soluzione ottimale, perché, pur essendo più che triplicato rispetto a un anno fa, siamo comunque molto lontani dai livelli ante 2010”.

Un discorso che vale a maggior ragione se si considera l’attuale contesto inflattivo: negli ultimi dieci anni, infatti, i tassi fissi si sono mantenuti sempre al di sopra rispetto alla svalutazione del denaro, e solo negli ultimi mesi si è verificata questa situazione inusuale in cui sono nettamente inferiori rispetto all’11% su cui si attesta attualmente l’inflazione.

Sul mercato sono comunque disponibili anche soluzioni alternative, che, pur avendo un tasso variabile, permettono di mettere un tetto massimo agli aumenti, ovvero il mutuo a rata costante (in cui è la durata complessiva del finanziamento a variare) e il mutuo con cap (tetto massimo).

Si tratta però di prodotti da valutare con la massima attenzione, considerando la propria situazione personale e il contesto generale: gli esperti di Telemutuo sono sempre a disposizione per fornirti una consulenza personalizzata gratuita, ma intanto puoi subito farti un’idea leggendo i loro consigli (Meglio tasso fisso o variabile?).