Terna, Piano Strategico 2018-2022: lo scenario globale e le linee strategiche - Affaritaliani.it

Economia

Terna, Piano Strategico 2018-2022: lo scenario globale e le linee strategiche

Terna, Piano Strategico 2018-2022: lo scenario globale verso un sistema che nei prossimi anni dovrà essere sostenibile, de-carbonizzato e ricco di rinnovabili

Terna, Piano Strategico 2018-2022: lo scenario globale e le principali linee strategiche

 


Il Piano Strategico 2018-2022 di Terna si inserisce in uno scenario globale in mutamento. Le indicazioni delle Nazioni Unite (COP21), le linee guida UE (Clean Energy Package) e gli indirizzi della Strategia Energetica Nazionale (SEN) convergono verso un sistema che nei prossimi anni dovrà necessariamente essere sostenibile, de-carbonizzato e caratterizzato sempre più dalla diffusione e dalla disponibilità di energia da fonti rinnovabili. I target fissati dalla SEN prevedono il raggiungimento di una quota del 28% di fonti rinnovabili sui consumi complessivi al 2030 (valore che arriva fino al 55% nell’elettricità), il phase-out completo del carbone entro il 2025, maggiori interconnessioni con l’estero e un potenziale di accumuli di 5 GW. In questo contesto le reti elettriche assumono un ruolo centrale e ancor più strategico rispetto al passato. Gli operatori delle reti di trasmissione come Terna, infatti, avranno un ruolo centrale in questo contesto di grande cambiamento energetico a livello globale: lo confermano i 6.700 miliardi di dollari di investimenti previsti dall’International Energy Agency per il settore elettrico al 2025, legati prevalentemente alla generazione da fonte rinnovabile e alle infrastrutture di rete: in pratica, ad ogni euro investito nello sviluppo delle rinnovabili corrisponderà un euro investito nelle reti elettriche. Tali investimenti consentiranno di realizzare un sistema elettrico sempre più interconnesso e tecnologicamente evoluto per ottimizzare la gestione dei flussi, oltre che sostenibile dal punto di vista della realizzazione delle opere e del rapporto con i territori da esse interessati.

 

 


Terna, Piano Strategico 2018-2022: lo scenario globale e le principali linee strategiche. Le attività

 

 

Il Piano Strategico di Terna per il periodo 2018-2022 prevede un importante contributo del Gruppo finalizzato sia allo sviluppo ulteriore delle rinnovabili che all’efficienza energetica complessiva del sistema elettrico.
- Attività Regolate: rafforzare ulteriormente il core business in Italia, con massima priorità a tutte le attività che consentano al Paese di far fronte alle sfide energetiche in modo sicuro, efficiente, sostenibile;
- Attività Non Regolate: lanciare nuovi servizi a supporto della transizione energetica cogliendo opportunità ad alto valore aggiunto coerenti con le attività core di Terna;
- Attività Internazionali: rendere ancora più centrale il ruolo di Terna a livello europeo al fine di rafforzare il posizionamento dell’Italia come hub energetico tra l’Europa e il Mediterraneo e di completare i progetti avviati in America Latina.

 


 
Terna, Piano Strategico 2018-2022: lo scenario globale e le principali linee strategiche. Attività Regolate

 

 

Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi richiesti dal sistema, il Gruppo Terna prevede investimenti per lo sviluppo della rete elettrica in Italia, il backbone energetico del Paese, che nei prossimi 5 anni raggiungeranno i 5,3 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 30% rispetto ai circa 4 miliardi di euro previsti dal Piano Strategico precedente.
Il 70% dei nuovi investimenti sarà sostenibile poiché volto a risolvere le congestioni e migliorare la qualità del servizio, nonché l’aspetto ambientale e visivo.

 

 
Terna, Piano Strategico 2018-2022: lo scenario globale e le principali linee strategiche. Sviluppo Rete

 

 

Circa 2,8 miliardi di euro sono dedicati allo sviluppo della rete elettrica nazionale con interventi per incrementare le interconnessioni con l’estero, rafforzare le connessioni tra le zone di mercato e razionalizzare le reti nelle principali aree metropolitane del Paese. Nello specifico:
- tra le interconnessioni internazionali, progetti che mettono l’Italia al centro del sistema nord continentale, balcanico ed euro mediterraneo, con l’obiettivo di aumentare la capacità di scambio transfrontaliera facilitando la progressiva integrazione dei mercati a livello continentale, figurano quelle con Francia e Montenegro, la cui ultimazione è prevista entro la fine del 2019, e l’avvio dei lavori del nuovo progetto SA.CO.I.3 (collegamento Sardegna, Corsica e Penisola Italiana)
- tra i principali progetti per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico italiano si segnalano tre connessioni sottomarine (Laguna Veneta, “Capri-Sorrento” e “Elba-Continente”) e gli elettrodotti “Deliceto-Bisaccia”, “Foggia-Benevento” (entrambi tra Puglia e Campania), “Paternò-Pantano-Priolo” (Sicilia), oltre all’avvio dei lavori della “Chiaramonte-Gulfi-Ciminna” (Sicilia), della “Colunga-Calenzano” (tra Toscana ed Emilia Romagna) e della “Gissi-Foggia” (tra Abruzzo e Puglia).
- la razionalizzazione delle reti elettriche nelle aree metropolitane riguarderà in particolare le città di Milano, Roma, Napoli e Palermo e prevederà prevalentemente la sostituzione di vecchie infrastrutture con nuovi cavi tecnologici e sostenibili.
Circa 700 milioni sono dedicati al Piano di Difesa: Terna prevede la realizzazione e l’installazione di dispositivi per accrescere la sicurezza e la stabilità del sistema e l’ulteriore sviluppo della propria rete in fibra ottica con un piano mirato di nuova posa.
Circa 1,9 miliardi di euro sono dedicati ad attività di rinnovo ed efficienza, principalmente per il miglioramento della qualità del servizio e per l’integrazione della rete elettrica acquisita a fine 2015 dal Gruppo FSI.
Innovazione e digitalizzazione
Nell’ambito delle tre categorie di investimento sopra citate, Terna dedicherà circa 600 milioni di euro allo sviluppo di soluzioni innovative per far fronte alla crescente complessità del sistema: investire in digitalizzazione è fondamentale per gestire in modo sicuro, efficiente e affidabile i flussi di elettricità sulla rete, data anche l’esigenza di compensare la variabilità della domanda e, soprattutto, la generazione da fonte rinnovabile intermittente. Oltre al piano di posa della fibra ottica di cui sopra, verranno introdotti nuovi sistemi digitali per il controllo e la diagnostica da remoto delle stazioni elettriche.
La crescita della RAB
Il valore degli asset regolati (RAB) arriverà a 17,5 miliardi di euro nel 2022, con un tasso di crescita media annua nell’arco di Piano (CAGR) superiore al 3%.

 

 


Terna, Piano Strategico 2018-2022: lo scenario globale e le principali linee strategiche. Attività Non Regolate

 


 
 
Nel Piano Strategico 2018-2022 anche le Attività Non Regolate saranno orientate al supporto della transizione energetica. In particolare, grazie a un approccio industriale fondato sulle competenze distintive del Gruppo, Terna consoliderà il suo ruolo di Energy Solution Provider, sviluppando servizi per le imprese e cogliendo le opportunità di mercato ad alto valore aggiunto per i clienti tradizionali e rinnovabili.
Nel settore delle TLC il business di Terna sarà indirizzato al perseguimento di opportunità basate sulla valorizzazione delle infrastrutture del Gruppo.
Proseguiranno, inoltre, le attività per la realizzazione degli Interconnector (L. 99/09), che verranno finanziati con risorse di terzi.
Si prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo per circa 350 milioni di euro nell’arco di Piano.

 


Terna, Piano Strategico 2018-2022: lo scenario globale e le principali linee strategiche. Attività Internazionali

 

 

Per quanto riguarda le Attività Internazionali, l’impegno di Terna è finalizzato a rendere ancora più centrale il proprio ruolo a livello europeo, per rafforzare il posizionamento dell’Italia come hub elettrico tra l’Europa e il Mediterraneo.
Le attività in Sudamerica sono focalizzate sull’execution dei progetti in corso, valorizzando le competenze acquisite dal Gruppo, e comunque caratterizzate da un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale.
Nel nuovo Piano Strategico è previsto un investimento complessivo fino a un massimo di 300 milioni di euro per attività internazionali.
Si prevede che le Attività Internazionali apporteranno al Gruppo un contributo cumulato in termini di EBITDA di circa 150 milioni di euro, in crescita di 70 milioni di euro rispetto a quanto previsto dal precedente Piano.
Principali risultati attesi
Si segnala che, con riferimento alle Attività Internazionali, i Ricavi relativi alla realizzazione degli asset in costruzione (IFRIC 12 – Accordi per servizi in concessione) sono stati compensati dai relativi costi esponendo pertanto il solo margine di realizzazione. Per quanto riguarda le attività di realizzazione degli interconnector privati, si precisa che in riferimento all’entrata in vigore dal 1 gennaio 2018 del principio “IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti” il margine dell’opera è stato attribuito anche alla fase di esenzione e non alla sola fase di costruzione, come previsto invece nel precedente Piano Strategico. 6
È previsto l’aumento dei Ricavi di Gruppo a circa 2,55 miliardi di euro e dell’EBITDA a circa 1,9 miliardi di euro nel 2022, con una crescita media annua di oltre il 3% per entrambi gli indicatori a partire dal 2017. In miglioramento anche l’Utile Netto, con una crescita media annua di circa il 3%, che porterà ad un utile per azione (EPS) di circa 38 centesimi di euro nel 2022.
Con questi risultati verrà garantito un Operating Cash Flow di circa 6,3 miliardi di euro nell’arco di Piano, che contribuirà alla flessibilità necessaria per realizzare gli investimenti previsti sostenendo nel contempo un’attrattiva politica dei dividendi. La struttura finanziaria di Terna resterà solida e il rapporto Debito Netto/RAB rimarrà al di sotto del 60% nel quinquennio.
Outlook 2018
Per il 2018 gli investimenti totali si attesteranno a circa 1,1 miliardi di euro, mentre i ricavi complessivi sono previsti a circa 2,2 miliardi di euro, con un EBITDA di circa 1,61 miliardi di euro. Conseguentemente si prevede un EPS di circa 34 centesimi di euro.
Politica dei Dividendi 2018-2022
La nuova politica dei dividendi garantisce una crescita costante e prevedibile, nonché una piena visibilità sul quinquennio. In particolare, dal 2018 al 2020 si prevede un dividendo per azione (DPS) con una crescita media annua (CAGR) del 6% rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2017. Per gli anni 2021 e 2022 si prevede un payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell’esercizio 2020.