Economia
Tim attenta ai conti converte le azioni di risparmio, ma non è generosissima con i suoi azionisti. Ecco perchè
Arriva in porto la conversione delle azioni di risparmio Tim in ordinarie: effetti e conseguenze

Tim e l'operazione di conversione delle azioni di risparmio
Arriva in porto la conversione delle azioni di risparmio Tim in ordinarie. Una operazione già proposta nel 2015 ma bocciata dall’allora socio di maggioranza Vivendi.
L’operazione è utile invece al nuovo azionista maggioritario, Poste Italiane, salito al 27,23% dopo l’acquisizione di un ulteriore 2,51% dai francesi, che vuole scendere sotto la soglia di una eventuale Opa obbligatoria e che, dopo questa operazione, arriverà a detenere intorno al 20%. Ora dunque, grazie alla certezza dell’incasso del canone non dovuto allo stato che vale circa 1 miliardo di euro, ci sono i fondi per fare l’operazione che prevede un esborso massimo di 720 milioni ma che, ai concambi promessi, dovrebbe valere circa 500 milioni.
L’offerta non è generosissima, visti i corsi attuali delle risparmio che valgono 0,57 euro contro i 0,50 delle ordinarie. Tim propone ai soci di risparmio 1 azione ordinaria per ogni risparmio detenuta, più un conguaglio in denaro 0,12 euro per azione. Per ratificare la proposta di conversione è prevista una assemblea straordinaria il 28 gennaio prossimo. Chi non accetterà sarà soggetto a conversione obbligatoria pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio, più un conguaglio di 0,04 euro. Sarà proposta all'assemblea anche la riduzione volontaria del capitale sociale a 6 miliardi, destinando l'importo riveniente in parte a riserva legale e a riserva disponibile di patrimonio netto.
L'operazione, spiega una nota, serve "a razionalizzare la struttura del capitale e realizzare la semplificazione dell'assetto proprietario della governance della società, nonché di riduzione dei costi di gestione connessi all'articolazione del capitale sociale in più categorie di azioni ammesse a quotazione. Crea le condizioni per incrementare la liquidità e ampliare il flottante delle azioni ordinarie".
L'operazione riconosce ai possessori di azioni di risparmio tre anni di dividendi privilegiati, pari a 0, 875 euro, nonché un valore aggiuntivo volto a remunerare il premio statutario in termini di maggiore cedola rispetto alle azioni ordinarie.Tim ha inoltre cooptato Lorenzo Cavalaglio in cda in sostituzione di Umberto Paolucci.
La semplificazione della struttura azionaria era stata presentata la prima volta in assemblea nel 2015, quando le azioni di risparmio valevano circa 0,92 euro ma la proposta fu bocciata in assemblea dall’azionista Vivendi (che deteneva circa il 24% di Telecom Italia) perché riteneva il concambio inadeguato, dato che le azioni ordinarie valevano circa 1 euro.
Il Cda aveva messo sul piatto un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio detenuta, con pagamento di un conguaglio di 0,95 euro per ciascuna azione mentre la conversione obbligatoria prevedeva 0,87 euro ad azione ordinaria senza conguaglio. Ora i principali azionisti delle risparmio, cresciute del 100% in un anno come del resto le ordinarie, sono Davide Leone che detiene il 12,15% e Ivan Martin (Magallanes) che ha il 3,52%. Il numero complessivo delle azioni di risparmio è 6.027.791.699 su un totale di 21.357.258.195 azioni.
