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Economia
Tim, Bollorè va all'attacco di Elliott: il suo piano sulla rete è fallimentare

Nuova riunione straordinaria del board di Telecom Italia per rispondere alla richiesta della Consob di integrare la documentazione da mettere a disposizione dei soci in vista dell'assemblea del prossimo 24 aprile. In particolare, la Consob ha chiesto a Telecom di mettere a disposizione dei soci le informazioni riguardanti le dimissioni in massa dei 7 consiglieri in quota Vivendi dello scorso 22 marzo. L'assemblea di fine mese e' stata integrata con la richiesta di Elliott di nominare 6 amministratori nelle persone di Fulvio Conti, Massimo Ferrari, Paola Giannotti De Ponti, Luigi Gubitosi, Dante Roscini e Rocco Sabelli, in sostituzione dei dimissionari Arnaud Roy de Puyfontaine, Herve' Philippe, Frederic Crepin, Giuseppe Recchi, Felicite' Herzog e Anna Jones.

Intanto Vivendi, primo azionista di Telecom con il 23,94%, in un position paper sostiene che Elliott vuole un nuovo corso per smantellare il gruppo. "Afferma di sostenere il piano e il management di Telecom italia ma in realta' vuole imporre un nuovo, differente corso focalizzato sullo smantellamento del gruppo", scrive Vivendi, aggiungendo che il fondo attivista di Paul Singer non spiega in alcun modo come il piano possa essere implementato con un Cda diviso. Elliott non chiarisce neppure come intenda imporre una nuova strategia all'attuale Ceo Amos Genish e al suo team senza il supporto del principale azionista della societa'.

"Difficile anche credere al supporto di Elliott al piano industriale Digitim con in aggiunta una lista di altre proposte, molte delle quali sono state gia' prese in considerazione e respinte come impraticabili o potenzialmente dannose per la stabilita' finanziaria della societa' in un momento cruciale. Per fare un esempio, basta citare quei paesi dove la separazione della rete e' stata un fallimento", continua Vivendi ricordando di aver investito 4 miliardi di euro e portato una visione di lungo periodo, un approccio industriale e un piano strategico in Telecom Italia.

Gli interessi di Vivendi sono allineati a quelli della stragrande maggioranza degli azionisti di Telecom Italia. Avrebbe inoltre offerto a Tim un nuovo approccio industriale che sta creando un reale vantaggio competitivo.

Secondo i principi di legge e di governance italiani, prosegue il paper di Vivendi, in qualita' di azionista di riferimento la societa' agisce nell'interesse dell'intera societa' e assicura che il Cda e le strutture di governance dell'azienda siano conformi con quanto previsto dalla legge. In qualita' di azienda globale di successo nel settore dei media, dei contenuti e delle comunicazione, Vivendi offre a pieno titolo una prospettiva di lungo termine, oltre a preziose conoscenze industriali e un accesso a potenziali partner strategici. Si tratta di un modello di governance diverso rispetto a quello presente in mercati come gli Stati Uniti e il Regno Unito, in cui il modello dominante di public company e' fatto da un'ampia proprieta' istituzionale finanziaria.

Tuttavia, molti importanti investitori internazionali ritengono sempre piu' che tale modello incoraggi un approccio eccessivamente di breve termine, e investimenti persistentemente inadeguati con conseguenze dannose sui rendimenti di lungo periodo. Come azionista di riferimento, la media company parigina puo' offrire stabilita' e competenza, permettendo allo stesso tempo ad altri azionisti di investire e di partecipare nella futura ripresa dell'azienda.

Siamo anche in grado di preservare l'italianita' della societa' con una governance e una rappresentanza italiana, totale trasparenza e responsabilita'. In altre parole, la parte migliore di entrambi i mondi. Vivendi ha sostenuto inoltre la ripresa del prezzo azionario di Telecom in un momento in cui gli operatori del settore delle tlc, sia a livello europeo che globale, stavano subendo un drastico declassamento. La performance gravemente negativa del titolo e' precedente all'investimento di Vivendi.

La ripresa e' entrata nel vivo nel maggio del 2017, quando Vivendi ha assunto il ruolo di azionista di riferimento, insieme alla presidenza dell'azienda a giugno 2017, per poi accelerare a marzo 2018, quando Telecom Italia ha riportato dei risultati da record per il 2017. Da giugno 2017, la performance del titolo Telecom Italia e' stata migliore del 17% rispetto ai peers del settore e cio' riflette la crescente fiducia nel Ceo Amos Genish e nel suo team.

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