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Economia
Tirrenia, è scontro tra Confitarma e Onorato. Assarmatori: norme rispettate

E’ botta e risposta tra Vincenzo Onorato e Confitarma, dopo il comunicato dell’associazione nazionale degli armatori sulla non sussistenza di alcun rischio di perdita di lavoro per i marittimi italiani qualora non venga rinnovata l’attuale convenzione Tirrenia-Cin. “Se così fosse -commenta Onorato- Confitarma dovrebbe spiegare come mai sulla Civitavecchia-Porto Torres Grimaldi impiegava circa 100 marittimi extracomunitari che ha provveduto gradualmente a sbarcare solo dopo la pubblica denuncia da parte mia”. Per chiarezza, dice ancora Onorato, i 72 milioni di euro che lo Stato garantisce sono per i trasporti non solo per la Sardegna, ma anche per la Sicilia e per le isole Tremiti, quindi ciò che dichiara la Confitarma -e cioè che sono erogati esclusivamente per la Sardegna- si chiama dalle mie parti “menzogna”.E' singolare -continua l’armatore- che Confitarma non citi mai i 150-200 milioni di euro che, a vario titolo, Stato e Regione Sicilia erogano per le linee minori in Sicilia agli ex soci del signor Grimaldi o dei 60 milioni senza gara appena stanziati sempre per i collegamenti per le isole minori. Una nuova gara per i trasporti marittimi deve veder beneficiate tutte le compagnie e potrebbe ispirarsi al modello francese per la Corsica con dei paletti fissi che escludano compagnie stagionali e chi imbarca marittimi extracomunitari lasciando a casa gli italiani. La battaglia che Manuel Grimaldi sta conducendo, nascondendosi dietro Confitarma, è una lotta per la sopravvivenza. Per un gruppo come il suo, che ha miliardi di euro di debiti e che opera dumping sociale sulle rotte internazionali impiegando marittimi extracomunitari per onorare i suoi impegni finanziari già ha riprodotto questo modello in Italia sulle rotte di cabotaggio”. E, ancora, Onorato: “Nella nota della Confitarma si legge inoltre "Ancora una volta il tema della disoccupazione dei marittimi viene strumentalizzato. Infatti, Torre del Greco conta più di 85mila abitanti: parlare di 50mila marittimi disoccupati di fatto sminuisce le problematiche dei circa 3mila marittimi locali che in parte effettivamente navigano ed in parte realmente sono in cerca di occupazione. Al riguardo non ho mai parlato di 50mila marittimi senza lavoro a Torre del Greco, ma in tutta Italia. Sarei potuto essere più preciso se Confitarma non si fosse rifiutata di dare al Mit il numero di extracomunitari imbarcati sulle navi italiane”. Onorato ricorda ancora che “una nave battente bandiera italiana è un pezzo del nostro Paese ovunque essa si trovi; fornire informazioni sugli extracomunitari presenti a bordo coinvolge anche un problema di sicurezza nazionale. Al contrario di Confitarma, Assarmatori ha invece fornito al Mit tutte le informazioni possibili in merito. Ciò che mi sta a cuore è il futuro di tanti marittimi che sono a casa senza lavoro e di quelli che vorrebbero trovare un imbarco, ma non lo trovano perchè vengono loro preferiti extracomunitari sfruttati quali schiavi del Terzo Millennio ed essi stessi prime vittime di questo sistema. Una globalizzazione della miseria che affama il Mezzogiorno e non solo - ma anche Genova e Trieste, scuola e fucina di marittimi da centinaia di anni -che è utile soltanto alla lobby degli armatori che Confitarma protegge, di cui Grimaldi sfrutta una legge che garantisce la quasi totale esenzione fiscale degli utili prodotti e lascia gli italiani a terra, in assenza di appropriati controlli che oggi lo Stato non effettua. La bandiera italiana -commenta l’armatore- oggi è la bandiera panamense del Terzo Millennio; è bene che il nuovo governo dia un segno di discontinuità con le amministrazioni passate e provveda a effettuare quei legittimi controlli che mettano con le spalle al muro coloro che sono la vergogna della grande tradizione della marineria italiana”.

 

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