Tronchetti Provera pronto a cedere Pirelli ai cinesi: la Bicocca vale 7,15 miliardi
Pirelli continua a correre a Piazza Affari. Mentre infatti si arricchiscono di particolari le indiscrezioni che danno imminente il trasferimento della proprieta' dell'azienda a soci cinesi è arrivata anche la conferma di negoziati in corso da parte della societa'. I titoli della Bicocca, dopo l'exploit di ieri, intorno a metà seduta segnano un progresso del 4,16% attestandosi a 15,52 euro.
Ieri i rumors sull'esistenza di trattative in corso tra i soci di Pirelli e un gruppo cinese per trasferire il controllo dell'azienda, gruppo oggi identificato in China National Chemical Corporation.
Camfin, su richiesta della Consob, ha confermato l'esistenza di trattative con un 'partner industriale internazionale' per un'operazione relativa alla partecipazione detenuta in Pirelli, "finalizzata a garantire stabilita', autonomia e continuita' nel percorso di crescita nel tempo del gruppo Pirelli che manterrebbe gli headquarter in Italia".
L'operazione, i cui elementi sono ancora in corso di negoziazione, comporterebbe il trasferimento dell'intera partecipazione detenuta da Camfin, pari al 26,2% del capitale, a un prezzo di 15 euro per azione a una societa' italiana di nuova costituzione, controllata dal partner industriale internazionale con un contestuale reinvestimento di Camfin (i cui soci sono Nuove Partecipazioni guidata da Marco Tronchetti Provera, Rosneft, Intesa Sanpaolo e Unicredit) in questa societa'.
Il pacchetto Camfin verrebbe valorizzato quasi 1,87 miliardi. Successivamente verrebbe lanciata l'offerta pubblica sul mercato. L'ultimo riassetto Camfin-Pirelli - che aveva visto a luglio l'ingresso di Rosneft - era avvenuto sulla base di un prezzo delle azioni del gruppo degli pneumatici di 12 euro.
Il trasferimento della partecipazione resterebbe ovviamente subordinato all'autorizzazione Antitrust e alle altre condizioni tipiche di questo tipo di operazioni. Il gruppo della Bicocca ha comunque sottolineato che 'allo stato attuale nessun accordo e' stato raggiunto' e di non aver ricevuto "fino ad oggi" alcuna comunicazione formale circa il lancio di offerte pubbliche di acquisto.