Economia
Trump caccia Lisa Cook dalla Fed? Non può farlo: ecco perché il presidente Usa non ha potere sulla banca centrale
Il gesto di Trump, più che un atto amministrativo, somiglia a un affondo politico e mette in collisione diretta la Casa Bianca con un’istituzione che da decenni rivendica la propria indipendenza

Lisa Cook
Trump non ha licenziato Lisa Cook dalla Fed: che cosa dice davvero la legge
Donald Trump ha deciso di fare quello che nessun presidente aveva mai tentato: rimuovere un membro del board della Federal Reserve. Il nome è quello di Lisa Cook, economista nominata da Joe Biden nel 2022 e prima afroamericana a sedere nel direttivo della banca centrale. L’annuncio è arrivato su Truth Social, dove Trump ha pubblicato una lettera in cui accusa Cook di irregolarità nei mutui e ne dichiara la rimozione immediata.
Nello specifico Trump sostiene che Cook abbia dichiarato due diverse case come residenza principale in due mutui del 2021, uno in Michigan e uno in Georgia. Una cosa che, secondo lui, minerebbe la sua affidabilità come regolatrice. Cook, però, aveva già respinto le accuse settimane fa, spiegando che quei mutui erano stati esaminati durante la sua conferma in Senato e che non era mai stata incriminata.
LEGGI ANCHE: Fed, mossa storica: Trump aumenta la pressione su Powell e silura Lisa Cook, membro del board
Il nodo però è un altro. Ovvero che la legge, in realtà, non consentirebbe a Trump di licenziare un governatore della Fed con una semplice lettera. Il Federal Reserve Act del 1913 dice chiaramente che i membri possono essere rimossi solo "for cause", cioè per motivi concreti e legati alla funzione, e infatti non è mai successo finora che un presidente tentasse una mossa del genere. Molti giuristi ritengono quindi che l’atto sia privo di basi solide: le presunte irregolarità risalgono a prima della nomina e non sono mai state contestate formalmente.
Cook dal canto suo ha già annunciato battaglia legale. La governatrice non ha fatto passi indietro, affermando: "Il presidente non ha alcuna autorità per cacciarmi, né esistono i presupposti legali. Non mi dimetto". Il caso Cook si inserisce, in realtà, in un braccio di ferro più ampio tra Trump e la Federal Reserve. Da mesi l’ex presidente critica duramente Jerome Powell, accusato di non tagliare i tassi con la rapidità che la Casa Bianca vorrebbe: lo ha insultato pubblicamente e ha persino contestato la costosa ristrutturazione della sede centrale della Fed.
LEGGI ANCHE: Chi è Lisa Cook, la governatrice della Fed cacciata da Trump. Biden, il giallo del mutuo e i tassi
Insomma Trump vuole mettere sotto pressione il board per piegare la politica monetaria alle sue esigenze e il caso Cook non è solo una vicenda personale, ma un test per la tenuta dell’indipendenza della Federal Reserve. Se Trump riuscisse nell’intento, significherebbe aprire la porta a una banca centrale condizionata direttamente dalla politica, ma soprattutto per i mercati sarebbe un segnale pericoloso: la credibilità della Fed si basa proprio sul fatto di essere sottratta agli umori di Washington.