Trump Princess, quando Donald vendette il megayacht Benetti per debiti...
Dopo la crisi del mercato del gioco d'azzardo agli inizi degli anni '90, il miliardario fu costretto a vendere la sua compagnia aerea e lo yacht per debiti
Venduti la compagnia aerea e il megayacht in un colpo solo. Pochi sanno che l'inizio della carriera di Donald Trump nel mercato del gioco d'azzardo non fu tutta rose e fiori. Dopo il boom del anni 80, a inizio degli anni 90' il mercato dei casinò subì una contrazione, fatto che causò a Trump una sensibile riduzione degli affari e inevitabili debiti. Perdite che costrinsero il tycoon newyorkese a vendere, braccato dai creditori, la sua compagnia aerea, la Trump Shuttle, e successivamente anche la Trump Princess, un megayacht espressione dell'eccellenza made in Italy.
Il futuro presidente Usa aveva infatti un Benetti di 282 piedi, circa 85 metri, il Trump Princess appunto, un simbolo di lusso e una potenziale fonte di guadagno con il business del gioco d’azzardo. L'immobiliarista americano aveva acquistato il gioiello Benetti nel 1989. A venderlo era stato il Sultano del Brunei, che a sua volta lo aveva ricevuto come garanzia di un prestito dall’uomo d’affari saudita, dedito al commercio di armi, Adnan Khashoggi.
Saldato il debito con i creditori, il miliardario intendeva far costruire la nuova Trump Princess, che sarebbe dovuta essere il più grande megayacht mai costruito sulla terra. La barca non venne mai costruita, in fin dei conti a Trump più che la nautica interessava il lusso di un grande casinò galleggiante dove produrre utili a molti zeri.