Economia
UniCredit fa cassa per 650 milioni con le sofferenze del credito al consumo

Dopo l'accordo con Kkr per la gestione dei crediti ristrutturati, UniCredit prosegue nella propria strategia di cessione di assets non "core", strategia finalizzata al rafforzamento del profilo di credito della banca. L'istituto di credito di piazza Gae Aulenti ha appena comunicato al mercato di aver raggiunto ieri un accordo con Pra Group Europe ("Pra") per la cessione pro soluto di un portafoglio di crediti non garantiti ed in sofferenza derivanti da contratti di credito al consumo, prestiti personali e scoperti di conto corrente.
Il portafoglio, fa sapere la banca, ha ad oggetto esclusivamente crediti derivanti da contratti di finanziamento regolati dal diritto italiano per un ammontare, al lordo delle rettifiche di valore,di circa 625 milioni di euro e con un "coverage" superiore ad 85%. UniCredit ha anche comunicato che l'impatto economico-finanziario della stessa sarà registrato nella prima semestrale del 2015.
La scorsa settimana Intesa Sanpaolo, il gruppo guidato da Federico Ghizzoni e il fondo americano Kkr hanno dato vita ufficalmente, dopo mesi di trattative, a un veicolo, guidato da Andrea Giovannelli, per i crediti ristrutturati. La piattaforma ha lo scopo di fornire ad alcune società industriali medio-grandi (le aziende che saranno incluse nel portafoglio iniziale sono: Alfa Park, Burgo, Comital Saiag, Lindberg, Manucor e Orsero) nuovi capitali e competenze operative, supportando così le banche nella gestione dei propri asset.
La piattaforma, che è aperta anche ad altre banche e imprese, ha l’obiettivo di consentire alla società di ritrovare l’equilibrio finanziario, di tornare a crescere e a creare valore a beneficio di tutti gli stakeholder, inclusi gli attuali azionisti delle società stesse e le banche, che condivideranno i ritorni positivi conseguenti alla ripresa delle performance delle società e del valore dei relativi asset iscritti a bilancio.