Unicredit, Orcel: "Banco Bpm capitolo chiuso: ora serve chiarezza sul Golden Power. Il ricorso al Consiglio di Stato non è una minaccia" - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 18:41

Unicredit, Orcel: "Banco Bpm capitolo chiuso: ora serve chiarezza sul Golden Power. Il ricorso al Consiglio di Stato non è una minaccia"

Andrea Orcel, intervenendo all’evento Future of Finance a Milano

di Elisa Mancini

Unicredit, Orcel:  "Su Banco Bpm capitolo chiuso"

“Abbiamo chiuso il capitolo Banco Bpm. Abbiamo provato a determinate condizioni. Per varie ragioni non doveva essere, quindi l’abbiamo chiuso”. Con queste parole l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, intervenendo all’evento Future of Finance in corso a Milano, ha archiviato definitivamente l’ipotesi di un’operazione su Banco Bpm.

Orcel ha sottolineato come la chiusura del dossier rappresenti anche un punto di forza per la banca: “Il livello di energia, di spinta e di risultati che il team italiano sta raggiungendo ora, perché ha un’autostrada chiara verso un obiettivo senza distrazioni del tipo ‘forse questo, forse quello’, è sorprendente”.

Tuttavia, il manager ha spiegato che il ricorso di Unicredit al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar sul golden power esercitato dal governo sull’Ops lanciata su Banco Bpm non rappresenta un riapertura del dossier, bensì un atto dovuto: “Non c’è nessuno scontro, vogliamo solo chiudere il cerchio. È importante ottenere chiarezza legale, in un senso o nell’altro. Il consiglio della banca ha un dovere di diligenza verso Unicredit, e quindi abbiamo il dovere di chiarire ciò che è accaduto”.

Orcel ha poi rimarcato che l’obiettivo del ricorso è soprattutto tutelare la reputazione del gruppo: “Non possiamo accettare l’affermazione secondo cui saremmo una minaccia per la sicurezza nazionale, perché non lo siamo. Tutto il resto è difendibile, ma questo no: non possiamo accettarlo perché crediamo che non sia corretto”.

Guardando al futuro, il ceo ha ribadito che Unicredit resta ben posizionata per eventuali mosse di M&A in Europa, ma sempre con disciplina e attenzione alla creazione di valore: “Siamo la banca in Europa con più opzioni di M&A perché siamo in 13 mercati. Ma siamo disciplinati nel non deludere gli azionisti, quindi non faremo operazioni che non creano valore”.

Inoltre, prosegue Orcel, "non c’è nessuno scontro: vogliamo solo chiudere il cerchio. È importante ottenere chiarezza legale, in un senso o nell’altro", sottolinea.

"Direi che probabilmente la cosa per noi più importante è che non possiamo accettare l’affermazione secondo cui saremmo una minaccia per la sicurezza nazionale, perché non lo siamo. E quindi tutto il resto è difendibile, e possiamo essere molto comprensivi, ma questo no, non possiamo accettarlo, perché crediamo che non sia corretto", conclude.

Unicredit, Orcel: "Nel 2027 vedremo se Amundi resterà un partner o diventerà un fornitore"

"Nell'asset management, quando abbiamo iniziato all'inizio del 2021, avevamo un contratto con Amundi in base al quale dovevamo fornire ad Amundi oltre l'80% di tutti i nostri asset, tutti i nostri risparmi e gli asset in gestione a una tariffa prestabilita. Dopo abbiamo avviato l'internalizzazione, che molti media pensavano avrebbe portato all'acquisto di un sacco di asset in gestione. Invece, abbiamo cercato di internalizzare alcuni degli elementi costitutivi della catena che ci consentono di trattenere internamente il massimo possibile al minor costo. Di conseguenza, oggi probabilmente tratteniamo il 78 o 79 per cento, e la nostra ambizione, tra due anni, è di raggiungere l'85%".

L'ad ha aggiunto: "Se si guarda al nostro modello, siamo un'architettura semi-aperta, perché abbiamo un grande gorilla, Amundi, che accentra la maggior parte dei nostri asset in gestione", spiega l'Ad. "Alla fine del contratto gli asset saranno riequilibrati. Alla fine del contratto la domanda chiave è se Amundi è partner o fornitore", conclude.

Unicredit, Orcel: "In Europa noi banca con più opzioni M&A"

"Siamo la banca in Europa con più opzioni di M&A perché siamo in 13 mercati. Ma siamo disciplinati nel non deludere azionisti, quindi non faremo operazioni che non creano valore". Così l'amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, all'evento Future of Finance in corso a Milano.

"Se il mondo, ma in particolare l'Europa, ha bisogno di cambiare, abbiamo bisogno di finanziamenti. Se abbiamo bisogno di finanziamenti, abbiamo bisogno delle banche. E abbiamo bisogno di banche più grandi, più forti e più capaci per accompagnare questa trasformazione". Così l'amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, nel corso dell'evento Future of Finance 2025 di Bloomberg in corso a Milano.

Unicredit, Orcel: "Non penso compreremo Fintech, strategia è trasformarci da interno"

"Non penso che Unicredit comprerà una fintech perchè la nostra strategia è quella di trasformarci dall'interno, non di creare una piattaforma parallela. Posso avere un determinato core, ma se non viene trasformato, la mia fintech può funzionare molto bene, ma il mio core è ancora obsoleto". Così l'amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, durante l'evento Future of Finance 2025 di Bloomberg.

"Credo che questo sia ciò che mi entusiasma di Unicredit e del team che abbiamo: è un team che vuole andare oltre, che vuole dimostrare" il suo valore, "che cerca l'eccellenza, che vuole spingersi oltre i limiti", conclude.

LEGGI QUI TUTTE LE NEWS DI ECONOMIA