Usa, lo Stato di NY aumenta il salario minimo nei fast food del 71%
Fast food a New York: si cambia regime. I dipendenti dell'industria dei fast food dello Stato della Grande Mela potrebbero infatti ottenere un aumento del salario minimo a 15 dollari l'ora. Il board statale per il lavoro ha appoggiato la proposta per un aumento, che sarebbe graduale in tre anni. L'aumento riguarderebbe tutti i fast food con 30 o più punti vendita. Alcune grandi città americane hanno già approvato un aumento del salario minimo a 15 dollari l'ora, e New York sarebbe la prima a prendere l'iniziativa di un aumento solo per una determinata industria.
Il via libera del board statale per il lavoro rimuove gli ultimi ostacoli e i salari per i 180.000 dipendenti dell'industria dei fast food nello stato di New York si apprestano così a salire a 15 dollari l'ora dal 2018. Per il 70% dei lavoratori si tratta di un aumento del 70% rispetto agli attuali 8,75 dollari l'ora di salario minimo. "Questo è un bel giorno per la mia amministrazione", afferma il governatore di New York, Andrew Cuomo. L'industria della ristorazione ribadisce la propria contrarietà alla metodologia scelta per procedere: "Continuiamo a dire che è ingiusto che si sia scelto un singolo segmento della nostra industria" mette in evidenza la New York State Restaurant Association. Lo Stato di New York cerca così di recuperare il terreno perso rispetto ad altre città, soprattutto della California, che hanno imposto un aumento del salario minimo a 15 dollari. New York è infatti il primo ad agire su un singolo settore di attività, con il quale spera di spingere altri comparti ad adeguarsi.
La decisione del comitato arriva nel giorno in cui l'Università della California, il terzo maggiore datore di lavoro dello Stato, aumenta a 15 dollari l'ora il salario minimo dei suoi dipendenti. E nel giorno in cui la città di New York spunta anche un accordo con Uber, l'app per servizi di auto con conducente. L'amministrazione guidata dal sindaco Bill de Blasio annuncia infatti un'intesa con Uber per l'avvio di un periodo di studio di quattro mesi sull'impatto sul traffico e ambientale delle vetture con conducente. Un periodo durante il quale non imporrà alcun tetto alla circolazione delle auto Uber, come si era inizialmente prospettato. L'intesa temporanea prevede anche che Uber aumenti il numero di vetture accessibili ai portatori di handicap e fornisca alla città i dati sulle corse effettuate.