Di Caprio terrorizza Wall Street. E' la maledizione di Hollywood
@BuddyFoxxx
Paura tapering? Ma va! Pericolo deflazione? Figuriamoci! Allora è allarme economia? Ma non scherziamo!
Quello che i mercati veramente temono è la maledizione di "The Wolf of Wall Street". Tutte le volte che il cinema si è occupato di finanza, e ha proiettato sugli schermi l'irrazionalità e l'avidità che ogni volta conquista e consuma il desiderio degli esseri umani, i mercati hanno sempre reagito con un crollo.
"Movie Indicator" è il nuovo indicatore infallibile per prevedere l'andamento dei mercati e per anticipare le tendenze delle Borse?
Magari fosse così semplice, malgrado, all'apparenza, questi film abbiano fatto più danni di Internet, di Madoff e dei mutui subprime, il cinema è semplicemente la coda di un movimento, la rappresentazione in pellicola di quello che il denaro riesce a suscitare e a conquistare mente e anima dell'uomo. Il cinema non scopre nulla, semplicemente materializza e rende disponibile l'immagine irrazionale del comportamento dell'uomo ogni qualvolta crede di avere alla propria portata un sogno: il guadagno facile, che oggi si è trasformato in ricchezza istantanea, salvo poi scoprire, quando la bolla scoppia, che il sogno si è trasformato in incubo. "Aver avuto i soldi e averli persi, sarà peggio che non averli mai avuti" sacrosanta verità, questo è l'incubo in cui viene risucchiato ogni risparmiatore deluso, dalla ricchezza, alla perdita, toccato il cielo con un dito e poi giù in picchiata verso l'inferno della povertà appesantita dalla delusione.
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"Questa volta è diverso" si sente ripetere, lo si disse dopo i junk bond di Milken, lo si ripetè dopo i consigli spazzatura di Henry Blodget, Franklin Quattrone e Mary Meeker, e per l'ennesima volta lo si ricordò dopo aver scoperto che le gestioni di Madoff erano scritte sulla sabbia, e dopo aver scoperto che le salsicce così ben confezionate dai macellai della finanza erano avvelenate e letali.
Questa volta è diverso e poi si scopre che è sempre uguale, perché "il denaro ti fa fare cose che nella vita non faresti mai", perché tutto si ripete con modi e tempi diversi, può cambiare il copione, ma la vittima è sempre il risparmiatore o "parco buoi" come preferite definirlo e anche l'assassino non cambia, l'avidità che ti seduce, ti conquista e poi ti colpisce quando meno te l'aspetti.
Dopo "Wall Street" (Dicembre 1987), "Boiler Room" (Febbraio 2000) e "Wall Street 2" (Settembre 2010) anche "The Wolf of Wall Street" farà strage tra i risparmiatori?
Non credo, non si vedono bolle all'orizzonte (a parte gli scricchiolii sull'obbligazionario dovuti alla liquidità e alcune ombre cinesi) come invece tentano di farci credere, ma qualche top di periodo potrebbe essere in gestazione.
Dove?
Per esempio al Nasdaq, 4250 potrebbe essere una discriminante che delimita la continuazione del trend rialzista dal tetto che potrebbe diventare la dimora dell'Orso.
3,800 potrebbe essere un obiettivo da qui a Marzo.
E sarà proprio questo il più grande test che ci farà capire se Piazza Affari può aver raggiunto uno stato di emancipazione dalle borse estere, se Piazza Affari ha le qualità e storie sufficienti per camminare al rialzo con le proprie gambe, almeno per raggiungere quota 23,000 di FTSEMIB.
Febbraio potrebbe essere il mese della forza milanese, non facciamo scherzi di carnevale.