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Economia
Wall Street sale in altalena. Nuova stretta in Lombardia, Borsa ko

“C’è una forte volatilità sul mercato in questo periodo, dovuto all’elevata incertezza. I rialzi  possono lasciare immediatamente spazio alla paura che fa scattare le vendite. Il sentiment degli operatori è molto fragile”. Commenta così con Affaritaliani.it Vincenzo Longo, market strategist di IG, la seduta delle Borse europee che dopo una mattinata all’insegna dei rialzi hanno chiuso in rosso. Rosso che è stato un autentico tonfo per il listino di Madrid e Piazza Affari che ha bruciato altri 17,6 miliardi, portando la capitalizzazione a 513 miliardi e 640 milioni.

"Cash is King”, dice invece il capo di una sala trading milanese che sottolinea come in questa fase di incertezza la gente preferisce ''vendere e tenere i soldi sul conto corrente'' e non certo, magari, indirizzarli dall''azionario al Bund, che si muove in negativo. Sul fronte coronavirus da segnalare invece che la Lombardia avrebbe allo studio la chiusura di tutte le attività produttive e dei trasporti per due settimane. "Non credo sia questo il motivo della discesa della Borsa. "Tra l'altro anche il Dax è in calo e Wall Street ha rallentato", ha affermato un altro operatore. 

Fatto sta che Piazza Affari ha lasciato sul terreno il 3,28%. Rilsutato su cui hanno pesato le indiscrezioni su una nuova stretta delle misure in Lombardia per contenere la diffusione del coronavirus, stretta che avrà effetti devastanti sull'economia della regione e a cascata di tutta Italia. Il presidente Attilio Fontana su Facebook ha dichiarato che le mezze misure non servono a contenere l'"emergenza" e ha chiesto al Governo la chiusura totale di tutte le attivita'.

Anche lo spread, che inizialmente era scivolato in area 200 punti, ha chiuso a 217 punti, poco sotto i livelli di ieri. Hanno perso terreno anche le altre Borse europee, complice il rallentamento di Wall Street dove si aspettavano misure forti dall'amministrazione Trump che invece non sono arrivate. A Piazza Affari le vendite hanno travolto quasi tutte le azioni del Ftse Mib. Sono andate male le banche e Atlantia (-8,1%), sull'ipotesi di uno stop alla fusione tra F2i e Aspi.

Si sono invece opposte alla raffica di vendite le Diasorin (+3,3%), sulla notizia che la societa' ha quasi pronto un test per rilevare il Covid-19, che da' il risultato soltanto in un'oretta. Sono andate bene anche le St (+0,8%) e le Ferrari (+0,6%), quest'ultime anche sull'ipotesi che il campione del mondo, Louis Hamilton, possa arrivare a Maranello.

Il petrolio ha recuperato terreno dopo lo scivolone della vigilia, fino al 30%. Il Wti guadagna il 7,5% attestandosi a 33,44 dollari al barile, anche sulla notizia che la Russia ha fatto sapere di non chiudere la porta all'alleanza con l'Opec. Sul fronte dei cambi, l'euro ha ritracciato nei confronti del dollaro, passando da 1,1442 di ieri a 1,1323 di oggi.

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