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Economia
Wirecard, arrestato l'ex Ceo e fondatore Markus Braun

Markus Braun, fondatore di Wirecard e fino a venerdi' scorso Ceo della societa' tedesca di fintech, e' stato arrestato in relazione al 'buco' da 1,9 miliardi di euro emerso nei conti 2019. Lo ha reso noto la procura di Monaco di Baviera. L'arresto e' avvenuto ieri sera e Braun comparira' davanti al giudice oggi, secondo quanto riportano alcuni media.

 In un comunicato la Procura di Monaco ha precisato che Braun si e' costituito, dopo che era stato spiccato un mandato di arresto nei suoi confronti. Braun e' sospettato di avere 'gonfiato' artificialmente il bilancio di Wirecard, "per renderla piu' attraente per gli investitori e i clienti". Lo scandalo e' venuto a galla la scorsa settimana dopo che la societa' di revisione E&Y si e' rifiutata di certificare il bilancio 2019 di Wirecard, non trovando riscontri di 1,9 miliardi di euro, in teoria depositati in conti bancari nelle Filippine. Venerdi' Braun si e' dimesso, sostituito ad interim dal nuovo Coo, James Freis, che ha preso il posto di Jan Marsalek, prima sospeso e poi licenziato ieri. Ieri il cda di Wirecard ha dichiarato che gli "1,9 miliardi probabilmente non esistono" e ha ritirato sia i conti del 2019, sia quelli del primo trimestre.

Gli inquirenti per altro sospettano che la frode abbia dimensioni piu' ampie e che Braun abbia agito "con altre soggetti". La procura di Monaco stava gia' indagando sull'intero consiglio di gestione di Wirecard dall'inizio di giugno, sulla base di informazioni errate date in primavera agli investitori per rassicurarli sui rischi di truffa. La scoperta dei falsi conti nelle Filippine non ha fatto che ampliare i sospetti. In una Germania sotto shock per l'ampiezza dello scandalo, e' sceso in campo anche il Governo. Wirecard "deve chiarire le cose" e "porre rimedio a tutto", ha dichiara il ministro dell'Economia Peter Altmaier, in un'intervista al sito t-online.

Alla Borsa di Francoforte, il titolo Wirecard, massacrato dalle vendite da giovedi' scorso, oggi segna un rimbalzo del 13% a 16,3 euro. Mercoledi' scorso il titolo aveva chiuso a 104,5 euro. Wirecard aveva sostituito Commerzbank nell'indice Dax 30 nel settembre 2018. La quotazione della societa', fondata nel 1999, in passato ha raggiunto 199 euro e una capitalizzazione di 24 miliardi. Oggi vale meno di 1,8 miliardi.

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