Spettacoli
Al via il Ferrara Film Festival: la condirettrice artistica Claudia Conte promette un festival libero e meritocratico
Dal 20 al 28 settembre la città estense diventerà crocevia di cinema, cultura e società, con un programma che intreccia grandi nomi, riflessioni attuali e nuove voci

Claudia Conte
Ferrara Film Festival 2025: dieci anni di cinema tra memoria, merito e futuro
Dieci anni sono un traguardo importante, e il Ferrara Film Festival li celebra guardando al futuro. Dal 20 al 28 settembre la città estense diventerà crocevia di cinema, cultura e società, con un programma che intreccia grandi nomi, riflessioni attuali e nuove voci da scoprire. Claudia Conte, da quest’anno co-direttrice artistica, sintetizza lo spirito della manifestazione: “Il cinema deve ritrovare coraggio, responsabilità e profondità. Deve unire, non dividere”.
Un appello che si pone in netto contrasto con la tendenza di alcuni grandi festival internazionali, come Cannes, dove la selezione delle opere sembra talvolta guidata da logiche ideologiche, ispirate alla cultura woke, più che dal valore artistico delle produzioni.
A Ferrara, al contrario, si punta a riportare al centro la qualità delle storie, il merito degli autori e la forza della creatività. Grande attenzione sarà riservata anche alla riscoperta delle opere italiane – “veri e propri pilastri della cultura nazionale che meritano di essere valorizzati e apprezzati dal pubblico contemporaneo” sottolinea ancora la Conte.
Accanto all’eccellenza artistica, il festival rinnova quest’anno il proprio impegno sociale, attraverso la collaborazione con la Fondazione Francesca Rava, che da 25 anni si occupa dei diritti dei bambini in condizioni di disagio in Italia e nel mondo. Un segnale concreto che il cinema può essere strumento di riflessione e solidarietà, non solo intrattenimento.
Il cartellone propone protagonisti di rilievo internazionale: Kabir Bedi sarà premiato per i 50 anni dell’iconico Sandokan; Paul Haggis, due volte premio Oscar, riceverà un omaggio speciale per Crash; mentre sarà celebrato anche Profondo Rosso di Dario Argento, uno dei capisaldi del cinema italiano. Ci saranno anche Ron Jones, celebre compositore americano di Star Trek e I Griffin, e numerosi registi e interpreti italiani come Stefania Rocca, Giorgio Pasotti, Cristiana Capotondi, Federico Moccia, Mariano Rigillo, Volfango De Biasi, Neja e Danny Mendez.
Interverranno inoltre la presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Gabriella Buontempo, il produttore Benedetto Habib (Indiana Production), Angelo Argento (Cultura Italiae), Roberto Stabile (Cinecittà) ed Elisabetta Sgarbi.
Accanto agli artisti, il festival ospiterà figure istituzionali come Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura alla Camera, l’On. Gimmi Cangiano, Paola Frassinetti, Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Emanuele Prisco, Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Martina Semenzato, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, a testimonianza di un legame sempre più forte tra cultura, politica e società civile. Perché il cinema non è solo intrattenimento, ma anche responsabilità condivisa.
Un momento di grande intensità sarà la proiezione del documentario Ukraine Under Fire di Jordan Campbell, realizzata in collaborazione con Domus Europa e introdotta dal senatore Marco Scurria: un atto di solidarietà verso un popolo che continua a resistere.
Ma questa decima edizione non vuole soltanto celebrare le icone del cinema: uno spazio importante sarà riservato alle giovani promesse, registi e autori emergenti che troppo spesso restano ai margini dei circuiti ufficiali. Le loro opere, affiancate a quelle dei grandi maestri, offriranno nuove prospettive e voci fresche, capaci di sorprendere e innovare.
“Ferrara vuole essere una casa aperta a chi crede nel dialogo e nel rispetto delle differenze”, ribadisce Conte, sottolineando come questa edizione non guardi solo al passato, ma intenda dare linfa al futuro del cinema, offrendo una piattaforma meritocratica e libera da etichette ideologiche.
Il Ferrara Film Festival si prepara così a unire tradizione e innovazione, ospiti consacrati e talenti emergenti, istituzioni e pubblico, con un’attenzione speciale al sociale, per restituire al cinema il suo ruolo di strumento universale di incontro e valorizzare al contempo l’identità culturale italiana.