Enrico Beruschi a Zalone: "Checco non ti montare la testa"
Enrico Beruschi veste la pettorina dei City Angels come cameriere al pranzo della Befana dei Clochard. Lo fa tutti gli anni, da tempo, con semplicità e grande simpatia. Il comico milanese è una delle icone del "Drive In", lo storico programma comico di Fininvest, tutt'oggi amato dal pubblico che chiede autografi e fotografie con lui.
"Non fu facile far approvare il progetto di Drive In, era un format molto diverso dai tradizionali programmi di intrattenimento, eravamo osteggiati dai dirigenti, furono Silvio Berlusconi e Bernasconi, che oggi è scomparso, a darci la possibilità di farlo".
Ha nel cassetto dei progetti Beruschi e ne parla attaccando con il suo famoso tormentone "E alloooora...." ma confessa ad Affaritaliani.it "Oggi non c'è più spazio per le buone idee nè in Rai, nè in Mediaset. Ti ricevono, si complimentano, poi però non accade nulla".
Gli chiediamo del fenomeno del momento, Checco Zalone "Non lo conosco molto, ma deve essere bravo per avere un così forte successo, gli consiglio però di non montarsi la testa e restare con i piedi per terra".
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Stimolato dalle domande di Angelo Perrino, Beruschi dice la sua su Berlusconi e su Renzi.
"Non basterebbero dieci direttori di rete a fare un Silvio Berlusconi, una persona capace di occuparsi di tutto con competenza, ma soprattutto capace di decidere e di sperimentare, concetto che si è perso ai piani alti delle reti televisive".
E di Renzi che pensi?
"L'ho incontrato a Firenze in occasione del Galà del "Maggio Fiorentino". Si dava un gran daffare con le autorità presenti tralasciando di parlare con tanti giovani che erano lì. Gliel'ho fatto notare dicendogli di dar retta alle ragazze e ai ragazzi presenti. Quando se ne è andato è venuto a ringraziarmi per il suggerimento e si è pure complimentato per Drive In".