Spettacoli
Fuga dal coronavirus, la musica vince sempre

Milano 22 Febbraio 2020
È il sabato sera della Milano Fashion Week, mi trovo al ristorante “Pino in Duomo” a Milano, devo suonare per la festa privata di un noto brand di moda italiano, sono le 20.30, consolle, impianto e luci sono pronte per la festa ed i primi ospiti iniziano ad arrivare.
C’è gente proveniente da ogni parte del mondo, Russia, Stati Uniti, Giappone, Nord Europa, Brasile Portogallo….
Dopo il primo piatto, l’hype comincia a salire e la gente come telecomandata inizia a ballare sui tavoli facendo saltare l’ordine delle portate, tutto ciò è normale, perché è quello che mi ha chiesto il cliente ed è anche il motivo per cui ha scelto me come DJ della serata.
Finisco relativamente presto, sarei in tempo per fare un salto alla mega festa di Philip Plein, dove si trova “tutta Milano”, l’happening più in della fashion week, ma sono stanco e rinuncio, ma mai avrei immaginato cosa ne sarebbe seguito…
Il giorno dopo in totale serenità vado in palestra, stranamente deserta e tornando a casa vedo stranito delle persone con il viso coperto da mascherine, mi collego alle news e scopro che molti eventi di moda sono stati cancellati per il diffondersi del “Corona Virus”, mi chiedo se sia il caso di allarmarsi, i toni delle news sono abbastanza preoccupanti, penso che sia normale, perché una notizia gonfiata si vende meglio al pubblico, per cui continuo la mia serata serenamente.
Il giorno dopo parto per Verbier (Svizzera) per raggiungere dei miei amici svedesi in vacanza per la settimana bianca, quando arrivo alla loro abitazione dopo 5 ore di auto vengo accolto da un intenso calore familiare, ma allo stesso tempo scorgo nei loro occhi la preoccupazione per il mio paese, le informazioni che arrivano qui in svizzera sono devastanti e come disorientato mi rendo conto che devo iniziare ad tenermi aggiornato.
La settimana prosegue tra meravigliose sciate, cene con raquelette, fondù e vin chaud, ma le notizie sono pessime, Codogno e gli altri comuni vengono chiusi ed i numeri del contagio aumentano vertiginosamente.
Alla fine della settimana mi sposto con un altro amico, Jon, a Megeve, dove mi viene confermata la serata al Plaza Atheneè a Parigi per la festa di chiusura della Settimana della Moda Parigina.
Felice di questa notizia, la domenica rientriamo in una Milano deserta e dopo un paio di giorni riparto insieme ad altri 3 amici per Parigi in auto, scelgo questa opzione per essere a modo mio più libero nel gestirmi, idea egualmente condivisa dagli altri passeggeri/amici.
Prima di lasciare la città passiamo in una farmacia dove facciamo incetta di mascherine, integratori e quant’altro possa servire per situazioni di emergenza.
Dopo 8h di lungo viaggio arriviamo di sera a Parigi, bellissima, come sempre, semideserta, ma i locali sono pieni e la gente si diverte.
La sera del mio dj set andiamo prima a cena all’Hotel Costes, dove veniamo raggiunti dalla notizia del “Lock Down” della Lombardia e di altre regioni/comuni d’Italia.
Siamo spaventati, nessuno aveva mai sentito quella parola prima, non capiamo bene cosa significa, c’è confusione, ma la serata deve proseguire.
Al Plaza è un successo incredibile, Marco, Fatima, Lyli, Paty ed altri miei amici prendono posto in un tavolo fronte consolle, ad un certo punto arriva Mick Jagger, in persona, che bomba penso, perchè è il sogno di tutti i djs fare ballare una rockstar di quel calibro, in più l’atmosfera è così calda che la serata prosegue oltre gli orari convenzionali.
Il giorno dopo la mia amica super PR Giorgia Viola organizza un pranzo con i miei amici italiani/parigini, anche tra loro la notizia del virus si è diffusa ma non spaventa più di tanto.
Decidiamo di fermarci a parigi anche la sera e mentre stiamo ipotizzando i diversi scenari possibili per affrontare la situazione, (io avrei desiderato tornare a Palermo dalla mia famiglia) veniamo accolti da una doccia fredda, il premier Conte annuncia che tutta l’Italia è in “Lock Down” cosa significa non è ben chiaro e forse non lo è ancora oggi dopo due mesi…
Rimaniamo basiti, sembra lo scenario di un film di fantascienza: il virus mortale, il paese chiuso, noi lontani da casa, esposti al contagio, insomma tutto apocalittico, ma non ci facciamo influenzare più di tanto e dopo un paio di bicchieri di vino la serata scivola via in tranquillità tra balli e selfies.
Il giorno dopo lasciamo Parigi ed andiamo a Ginevra, da dove i miei compagni di viaggio proseguono con il primo treno per Milano, mentre io mi fermo per salutare alcuni amici e capire cosa fare…
La situazione in Svizzera è molto tranquilla, i locali sono aperti, la gente è serena ed il giorno seguente pranzo a casa del mio amico Paco Wirz, ex Campione Olimpico, ormai cittadino svizzero, ed in totale trans da panico da Coronavirus dopo avere valutato varie opzioni, decido di partire per Rio de Janeiro, dove mi aspetta un altro amico di vecchia data, Alessandro Barillà, super felice della mia scelta di raggiungerlo in Brasile.
Lascio la mia auto in un posteggio custodito vicino l’aeroporto nella zona francese e m’imbarco con la TAP Airline per Rio con stop a Lisbona; mascherina, bagaglio a mano e nel giro di una decina di ore mi ritrovo in estate. La mia avventura continua…!
Caffè e pao de queso come da tradizione mi accolgono all’arrivo in Sud America! Il traffico è impressionante e dopo 2h finalmente arrivo a Barra de Tijuca a casa del mio amico, giusto il tempo di fare una doccia e mi ritrovo in spiaggia, circondato da kite surf, cerveza e bellezze locali che non si fermano di ballare.
E’ il Brasile “praya mar allegria”, un paese dove la gente vive sempre sorridendo, sono felice della mia scelta, i numeri di contagio qui sono pari a zero ed il clima è ottimo.
Con il mio amico incontriamo il manager di Baguetelle per fissare la data del mio dj set, dove trascorriamo una splendida serata.
Intanto le notizie dall’Italia sono terribili, i numeri sono altissimi c’è in corso un’emergenza sanitaria ed i decessi aumentano di giorno in giorno.
Un enorme tristezza mi assale, piango spesso in solitudine confuso, finchè un giorno decido di pubblicare sul mio canale di Youtube (www.youtube.com/DjGabDez) un video dedicato all’Italia alla nostra tradizione, ai nostri trionfi nello sport, nel cinema e nell’arte. E’ un modo per esprimere da lontano la mia solidarietà ed il mio dolore nel sentire quelle notizie.
Allo stesso tempo in Brasile la situazione comincia a farsi preoccupante, molti esercizi chiudono per evitare il contagio ed il governo stabilisce delle misure restrittive quasi pari all’Italia, quindi salta la mia serata al Baguatelle ed a quel punto non avendo una assicurazione sanitaria “anticovid” o simile, decido a malincuore, dopo soli 10g. di ritornare in Europa.
A quel punto la situazione è fuori controllo, molti paesi hanno chiuso le frontiere e tornare a Ginevra è diventato impossibile. Scrivo alla Farnesina chiedendo se esiste un tipo di assistenza per gli italiani di rientro dall’estero, ma ricevevo solo informazioni di cui sono già in possesso, le compagnie di bandiera/nazionali hanno prezzi alle stelle, l’unica soluzione è cambiare la località di destinazione finale per trovare delle combinazioni più economiche, volando sugli unici paesi con ancora le frontiere aperte Svizzera e UK (che fortuna!). Finalmente trovo un volo TAP, RIO/Lisbona/Londra, con un stop over in Portogallo di 11h e dopo due giorni di viaggio arrivo a Londra, ma ancora la mia destinazione finale, Ginevra, è lontana!
Atterrato a London Heathrow cerco un hotel, ma proprio quella sera inizia il lockdown in UK, e dopo alcuni tentativi a vuoto, mi incammino nella periferia londinese tra i viali sporchi, ponti umidi e spacciatori orientali e finalmente trovo una casa di appuntamenti (Whore House) dove riesco a prendere una camera decente per trascorrere la notte.
Da Londra compro tre voli: uno diretto per Ginevra con la Swiss Air da Gatwick (che poi risulterà cancellato), uno per Roma con scalo a Ginevra con l’Alitalia ed uno per Roma destinazione finale Palermo.
La mattina seguente dopo un confronto con mia sorella, Federica, decido di non andare in Sicilia per non rischiare di contagiare i miei familiari e opto di tornare a Ginevra via Roma, dove avrei recuperato la mia auto per raggiungere il mio amico Giulio, a Cannes in Francia.
Il volo da Londra per Roma è full, ci sono gli italiani che rientrano in patria, siamo tutti molto compressi ma con la mascherina. A mezzanotte atterro a Fiumicino e mi fermo nell’unico bar aperto nel terminal; sono l’unico cliente in un enorme spazio vuoto dove trascorre la notte in qualche sedile perché il mio volo è il giorno seguente alle 9.
L’indomani siamo 4 passegeri (mascherati) e dopo essere avere passato le due dogane, Svizzera e Francese (con il timore di essere bloccato in quanto “Italiano”), finalmente recupero la mia Range Rover Evoque.
Giulio mi aspetta a Cannes, a 6h di distanza; le autostrade, il paesaggio sono bellissimi, vitigni e chateaux mi circondano e la Francia che amo di più, e nonostante la stanchezza di un viaggio lungo 3 giorni cerco con la musica di tenermi sveglio e concentrato, perché desidero solo raggiungere la mia destinazione senza intoppi. Finalmente verso le 9 sotto una pioggia battente arrivo alla “Mirandole”, condominio stupendo di fronte al mare a due passi da Cannes dove mi aspetta Giulio; sono felice! E per celebrare quel momento il giorno dopo pubblico un video mix “Best Deep House Music”, sul mio canale di Youtube.
Nella settimana successiva si unisce va a noi un terzo amico con sua figlia e le giornate trascorrono serene tra sport, tennis, corsi di francese, tartine di fois gros e vino rosso, manca ancora qualcosa, la mia amata consolle e la possibilità di mixare un po’ di musica live.
Dopo un giro di chiamate tra amici finalmente contatto Marinella dell’Annex Beach che mi accoglie insieme a suo marito, Sergio, e concordiamo una diretta live dal loro bellissimo locale sulla Croisette di Cannes. Sabato scorso la prima diretta, con migliaia di visualizzazioni e la prossima domani, sabato 2 maggio, alle 4 pomeridiane! 1 ora di diretta con brani dance per distrarsi, sentirsi liberi e ballare insieme anche se a distanza,.
Sono sempre stato molto fatalista, penso ci sia un ordine ed un disordine del ns percorso di vita da cui non possiamo esimerci, e per raggiungere gli obbiettivi che ci prefiggiamo siamo costretti a percorre delle strade diverse da quelle che immaginiamo, questo rende tutto molto più complicato ma allo stesso molto più soddisfacente ed è con questo spirito che ho deciso di vivere questo periodo, anche se devastante per il mio settore.
Il Coronavirus sta uccidendo migliaia di persone, sta distruggendo la nostra economia e ci sta privando della nostra libertà, ma non potrà mai toglierci la musica, la gioia di ballare e di vivere insieme (anche se confinati), per questo vi invito a seguire la mia diretta streaming dai miei social: (https://www.instagram.com/djgabdez/ https://www.facebook.com/GabDez/ )
Dopo il successo del 2 maggio Dj GabDez di nuovo live oggi, SABATO 9 MAGGIO, alle 16:00 per 1h di musica live dall’Annex Beach di Cannes. Seguila sulla pagina facebook di Affaritaliani.it .
Segui anche il suo canale Youtube per un’ora di musica Pop, Raggaeton e hip hop
BIO | GABDEZ
Nato in Sicilia, sin da giovane si dedica alla musica iniziando a suonare come Disc Jockey con i giradischi nei club della sua città. Dopo avere conseguito l'università di Giurisprudenza si trasferisce per completare gli studi a Milano con Master in "Business Marketing & Communication in Luxury Goods".
Ma la musica rimane la sua più grande passione ed inizia a collaborare con tutti i locali di Milano, in Italia ed all'estero.
Da diversi anni ormai resident presso
Nikki Beach Costa Smeralda, Plaza Athenee Paris, Terrazza Duomo21, Sheraton Diana Majestic, Virgin Active Italia, Pulley Milano.
Le sue ultime produzioni "Don't", "Cow Bells", "House Anthem" sono presenti nei maggiori negozi digitali ed inspirati dal sound di Frankie Knuckles, Etienne De Grecy, Bob Sinclar, Daft Punk and .
Il successo di Gabdez nasce dalla sua versatilità e dalla sua capacità di interpretare il gusto del pubblico creando dei dj set perfetti per ogni contesto.
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