House of Cards, Robin Wright: "Volevano pagarmi meno di Kevin Spacey"
First lady in House of Cards nei panni di Claire Underwood, Robin Wright racconta la sua battaglia per la parità dei sessi sul set
Robin Wright - al secolo la first lady Claire Underwood, moglie di Frank, il Presidente degli Stati Uniti Kevin Spacey - racconta la sua battaglia per la parità dei sessi sul set: "Ero il perfetto paradigma", ha denunciato l'attrice americana. "Ci sono veramente pochi film o tv show dove il maschio - il patriarca - e la la matriarca, vengono trattati in modo egualitario. E questi sono i protagonisti di House of Cards".
"Eppure mi sono ritrovata a pensare: 'Voglio essere pagata la stessa cifra di Kevin'", ha raccontato la Wright.
La 50enne star texana è diventata un idolo per i fans della serie tv che l'ha vista protagonista in tutti e 52 gli episodi sin qui realizzati, dirigendone anche molti. "Stavo guardando le statistiche e il personaggio di Claire Underwood era più popolare persino di quello di Frank: lo è stato per un periodo di tempo. Così ho potuto sfruttare la cosa al meglio", ha raccontato.
La Wright nelle scorse ore è stata a New York per promuovere la propria campagna contro la depredazione delle risorse naturali del Congo. Ha detto alla platea che il suo potere contrattuale ha risentito del fatto di aver avuto un figlio durante il suo matrimonio con il collega Sean Penn: "Poiché non potevo lavorare a tempo pieno non ero in grado di mettere insieme un reddito decente. E se non riesci a farlo... con la notorietà, con il fatto di esserci, non fai più parte nel gioco. Sei un'attrice di serie B. Non sei 'materiale' da box office".
"Non possiedi il valore che avresti avuto se avessi fatto quattro film in un anno come hanno fatto Nicole Kidman e Cate Blanchett mentre cerscevano i propri figli. Adesso sto tornando in scena a 50 anni suonati", dice 'Claire.
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