Il ritorno di Johnny Depp tra bugie, scandali e una carriera da rilanciare
"City of lies" viene distribuito in tutto il mondo dopo una difficile vicenda legale. Nella vita privata del divo di Hollywood è andata ancora peggio - LE FOTO
Johnny Depp torna al cinema con “City of Lies – L'ora della verità”, che finalmente vede la luce in tutto il mondo dopo una genesi decisamente tormentata. Tratto dal libro “LAByrinth” di Randall Sullivan, il film era già pronto per la distribuzione planetaria nel 2018, dopo la sua presentazione al “Noir in Festival” e la diffusione del trailer. In Italia, per la verità, è uscito regolarmente, peraltro senza suscitare eccessivi clamori.
A bloccarlo per tutto questo tempo nel resto del mondo è stato il rischio di azioni legali: la trama riguarda infatti gli omicidi dei rapper Notorius B.I.G. e Tupac Shakur, avvenuti negli anni '90, sui quali ipotizza un insabbiamento. Altri problemi legali sono derivati dall'aggressione di Johnny Depp ai danni del location manager Gregg “Rocky” Brooks, incaricato della gestione del set di Los Angeles. Sotto gli effetti dell'alcool Deep lo avrebbe colpito due volte e, sebbene sia poi stato smentito il legame tra questo episodio e il rinvio dell'uscita del film, una querela ai danni dell'attore c'è effettivamente stata.
Non è certo la prima volta che il divo di Hollywood, 58 anni a giugno, si mette nei guai per colpa delle sue dipendenze. Non si contano le denunce e i procedimenti a suo carico per violenza, anche ai danni delle celebri compagne che ha avuto al suo fianco. L'ultimo episodio riguarda il video registrato con il cellulare da Amber Heard, sua moglie dal 2016 al 2017, nel quale l'attore “dà i numeri” (la definizione è dell'interessato) e pronuncia insulti irripetibili, oltre a spaccare una bottiglia. In seguito, Johnny Depp ha fatto causa al britannico “Sun” per averlo accusato di picchiare la moglie, ma ha perso la causa per diffamazione. E, solo pochi giorni fa, ha perso il processo di appello sui fatti riguardanti l'ex moglie Amber.
Appena dieci anni fa era l'attore più pagato del mondo, oggi rischia concretamente di perdere il suo ruolo più redditizio: quello di Jack Sparrow nella saga “I Pirati dei Caraibi”. A quanto si dice ad Hollywood, la Disney starebbe infatti cercando un sostituto: magari il prossimo attore non sarà altrettanto bravo nell'interpretazione del pirata (ispirata a Keith Richards dei Rolling Stones), ma molto probabilmente darà meno problemi.
L'atteggiamento “rock n'roll” anche nella vita privata si rispecchia nella sua grande passione per la musica, che lo ha portato a suonare con gli Oasis (“Fade in-out”), Shane McGowan (“That woman got me drinking”) e gli Hollywood Vampires, terzetto messo in piedi con Alice Cooper e Joe Perry degli Aerosmith, il padre di Katy Perry. Oltre a suonare nella colonna sonora di “C'era una volta in Messico” e fare diverse apparizioni sul palco di vari concerti, Depp ha recitato nel video di “Into the great wide open” (Tom Petty & The Heartbreakers) e “It's a shame about Ray” (Lemonheads).
Invecchiato un po' dagli anni e un po' dal trucco, ora Depp torna nei panni di Russel Poole, ex detective che cerca la verità sugli omicidi di Notorius B.I.G. e Tupac Shakur, tuttora avvolti dal mistero. Il poliziesco è un genere che già gli ha dato enorme popolarità ai tempi di “Donnie Brasco”, capolavoro del 1997 nel quale duetta con Al Pacino, ma oggi è tutto cambiato. Il vero mistero che Johnny Depp deve risolvere è come rilanciare una carriera che egli stesso ha messo a rischio, dimostrando un enorme talento come attore, ma anche nel mettersi nei guai.
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