Spettacoli
Maneskin cantano Elvis: ecco 'If I Can Dream”. E Dargen D'Amico...

"Mojo" anticipa il primo album strumentale della carriera di Alex Britti
Maneskin, Dargen D’Amico, Alex Britti... le novità della settimana musicale
La settimanale musicale: Arrivano album di Kaos, Jake La Furia, cmqmartina e Niccolò Carnesi. I singoli: bravi i Maneskin che cantano Elvis, Dargen D’Amico in versione hit estiva, eccezionali Giovanni Truppi e Anastasio. E ancora: Rocco Hunt, Elettra Lamborghini e Lola Indigo, il duettro tra Baby K e Mika, gli ex “Amici di Maria De Filippi” Albe e Deddy, N.A.I.P. e Alan Sorrenti. Chicca della settimana: “Buco nero” di Voodoo Kid.
Maneskin – “If I Can Dream”
I Maneskin trattano Elvis come fino a questo momento della loro breve ma fortunatissima carriera hanno trattato il rock: con devozione e rispetto, mettendoci il loro ma sapendo al millimetro fino a che punto spingersi, portando a casa il brano senza la pretesa, che sarebbe stata assurda, sia nei confronti di Elvis che di quel rock che loro non hanno mai vissuto ma solo amato da lontano, di rivoluzionare alcunché, di rivoluzionare ciò che già è stato talmente rivoluzionario da ispirare addirittura un film diretto da Baz Luhrmann, per il quale questa canzone è stata rivisitata.
Chiaro che qualsiasi critica, quando parliamo di una cover che si appoggia su base così solide è fine a sé stessa, ciò che possiamo valutare è l’atteggiamento con il quale la band romana si è approcciata al progetto e in tutta onestà lo riteniamo ancora una volta lodevole.
Alex Britti – “Mojo”
“Mojo” anticipa il primo album strumentale della carriera di Alex Britti, attesissimo, dato che conosciamo ormai molto bene il suo spessore quando imbraccia la chitarra. Non possiamo non elogiare il coraggio di Britti, artista che abbiamo colpevolmente un po' perso di vista negli ultimi tempi, nel proporre un disco strumentale, che discograficamente equivale a un suicidio ben poco assistito; ma vi incoraggiamo a dare una possibilità a questo brano, perché si tratta di una vera narrazione in musica, come se Britti volesse raccontarci qualcosa lasciando che siano i nostri pensieri, le nostre sensazioni, a metterci le parole giuste. Manco a dirlo comunque parliamo di un brano dalle sonorità semplicemente entusiasmanti.
Dargen D’Amico – “Ubriaco di te”
Dimostrazione plastica che se uno vuole proporre al proprio pubblico un brano più allegrotto non c’è bisogno di riempire una scatola con tutti i clichè estivi, non c’è bisogno di gettarsi a piè pari in una pozzanghera di semplicità insulsa, sperando di schizzare più gente possibile. Si può anche architettare un brano del genere, danzereccio, ma mettendoci dentro carattere, un contenuto, una sorta di complicatezza (non fine a sé stessa, è ovvio), un’idea. Ecco, diamine, un’idea: “Ubriaco di te” è una buona idea che ci conferma che Dargen D’Amico è uno che fa una discografia a parte.