Mediaset lancia la piattaforma gratuita Mediaset Play - Affaritaliani.it

Spettacoli

Mediaset lancia la piattaforma gratuita Mediaset Play

Mediaset, pubblicità a +2% nel 1° semestre

Mediaset: da 2018 nuova piattaforma gratuita Mediaset Play

Mediaset lancia la nuova piattaforma gratuita di contenuti fruibile sulla smart tv e sui vari dispositivi mobili che rendera' on demand tutti i programmi dei canali Mediaset. La piattaforma, che si chiamera' Mediaset Play e partirà nel 2018. Poggera' sui ricavi pubblicitari, consentira' "di accedere - ha detto il direttore Business Digital Pier Paolo Cervi - a tutte le funzionalita' tipiche del mondo pay-tv ma free e in modo semplice, senza decoder o parabola e solo con l'utilizzo del telecomando". Il progetto e' stata annunciato in occasione della presentazione della nuova offerta televisiva del gruppo per la stagione 2017-18. Mediaset Play consentira' ad esempio di guardare dall'inizio i programmi, anche in diretta, della tv lineare gia' in trasmissione sul digitale terrestre, di accedere ai canali attraverso app, di usare la funzione "download&Play" per scaricare i programmi. Sul fronte della pubblicita', la piattaforma permettera' di profilare sul cliente gli spot che saranno quindi differenti per famiglia e per stili di consumo. Per Mediaset Play, ha precisato il direttore finanziario Marco GIordani, "non ci sono investimenti aggiuntivi, ma solo sostituzioni di investimenti fatti in passato". Fon Inviato da iPad Inviato da iPad

Mediaset, pubblicità a +2% nel 1° semestre

Sul fronte pubblicitario, «in un mercato che secondo noi dovrebbe chiudere il primo semestre in calo del 3%, con la televisione a -2%», ha spiegato Stefano Sala, amministratore delegato di Publitalia, «Mediaset archivia i primi sei mesi dell’anno con un attivo di circa due punti percentuali, con la televisione che segna una leggera crescita, la radio che cresce del 7-8% e punta a chiudere l’anno a 72 milioni di euro e il digital che aumenta i suoi ricavi di poco più il 2%, quattro volte meglio di quanto dovrebbe fare secondo noi il mercato senza considerare Google e Facebook»