Esteri
Attentato a Kabul, autobomba fuori da una scuola per ragazze: oltre 50 morti

Afghanistan, autobomba fatta esplodere davanti a una scuola per ragazze: quando sono scappate fuori in preda al panico sono stati attivati altri due dispositivi
E' arrivato a oltre 50 vittime il bilancio dei morti causati dalle diverse esplosioni avvenute sabato all'esterno di una scuola per ragazze a Kabul, e oltre 100 le persone rimaste ferite. Lo riferisce Tolo News. La scuola, situata nel quartiere Dasht-e-Barchi, abitato principalmente dalla minoranza sciita hazara, era un liceo frequentato da ragazzi e ragazze, che studiano in tre diverse fasce orarie, la seconda delle quali era quella delle ragazze. L'attentato e' stato il piu' sanguinoso dell'ultimo anno e insanguina l'inizio del ritiro dei 2500 ultimi soldati americani nel Paese. Il portavoce del ministero dell'Interno Tareq Arian ha spiegato qualcosa in piu' della dinamica: prima e' esplosa un'autobomba dinanzi alla scuola Sayed Al-Shuhada, poi quando le ragazze sono corse fuori in preda al panico sono esplosi altri due dispositivi. La maggior parte delle vittime -ha confermato il governo- erano studentesse.
Afghanistan, Papa: "Attentato disumano, prego per le ragazze"
Preghiamo "per le vittime dell'attentato terroristico avvenuto ieri a Kabul, un'azione disumana che ha colpito tante ragazzine mentre uscivano da scuola. Preghiamo per ognuna di loro e per le loro famiglie. E che Dio doni pace all'Afghanistan": e' l'invito rivolto ai fedeli da Papa Francesco al termine del Regina Caeli, ricordando la strage in quartiere abitato dalla minoranza hazara.
Papa Francesco ha anche pregato per la Colombia: "Vorrei esprimere la mia preoccupazioni per le tensioni e gli scontri violenti in Colombia che hanno provocato morti e feriti. Ci sono tanti colombiani qui - ha detto rivolgendosi ai fedeli in piazza San Pietro - preghiamo per la vostra patria".
Kabul, l'Unicef condanna l'attentato: "Inaccettabile violenza nelle scuole"
"L'Unicef condanna fermamente il terribile attacco di ieri vicino alla scuola superiore Sayed Ul-Shuhada, a Kabul, in Afghanistan''. Lo dichiara Henrietta Fore, direttore generale del Fondo per l'infanzia delle Nazioni Unite, all'indomani delle esplosioni nella zona di Etifaq della capitale afghana, un attacco che ''è costato la vita a decine di studenti, per lo più ragazze, e ha ferito gravemente molti altri''. ''La violenza nelle scuole o vicino ad esse è inaccettabile -ribadisce Fore - Le scuole devono essere oasi di pace dove i bambini possono giocare, imparare e socializzare in sicurezza. I bambini non devono mai essere obiettivi di violenza. L'Unicef continua a chiedere a tutte le parti in conflitto di rispettare i diritti umani internazionali e il diritto umanitario e di garantire la sicurezza e la protezione di tutti i bambini''.