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Scaroni: la Brexit? Shock salutare per l'Ue

“Chi veramente sognava un'Europa unita dovrebbe sognare il Brexit”, questa la dichiarazione di Paolo Scaroni, deputy chairman di Rotschild, intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24. Scaroni poi prosegue rispondendo al giornalista che chiede se il Brexit, potrebbe essere uno shock salutare: “Potrebbe essere uno shock salutare senz'altro sul terreno proprio dell'integrazione ulteriore dell'Europa, se no rimarremo impantanati come siamo da tempo, venendo accusati, appunto, di decidere soltanto la forma delle banane o fatti del tutto burocratici senza costruire nulla sul piano politico”. E quindi alla fine quello che sembra un incubo, cioè quello del Brexit, potrebbe diventare un'opportunità per l'Europa sottolinea Minoli su radio 24 e Scaroni afferma: “Potrebbe diventare un'opportunità anche se potrebbe dare il via a un processo di disgregazione dell'Europa dei 28” e prosegue sollecitato dal conduttore sull’ipotesi di riaggregazione di un'altra Europa: “Esatto. Potrebbe essere la riaggregazione di un'altra Europa, magari intorno ai sei Paesi fondatori, compresa l’Italia”.  in chiusura conferma anche, sollecitato da Minoli sull’opportunità per l'Italia i per rinsaldare e per giocare un ruolo nuovo nella nuova Europa: “Sì, in questo senso sì, sicuramente”.

“Ma io credo che sarebbe peggio per la Gran Bretagna, soprattutto per Londra” questo il pensiero di Paolo Scaroni in merito a chi tra Europa e Gran Bretagna sarebbe svantaggiato in caso si realizzasse l’ipotesi Brexit e spiega: “Londra è il centro finanziario dell’Europa, tant’è vero che io passo il mio tempo proprio lì, e probabilmente una Gran Bretagna fuori dall’Unione europea darebbe fiato a Francoforte o a Parigi per rimpiazzare Londra come centro della finanza dell’Unione europea”. Quindi le conseguenze principali per la Gran Bretagna sono quelle, sarebbero quelle insiste Minoli e Scaroni conferma: “Esatto, io penso così”.

“Non vogliono essere condizionati in nessun modo da Bruxelles su niente e poi, almeno sul terreno del voto, il vero tema che porta la gente a votare per l'Exit è la paura dell'immigrazione. Soltanto l'idea di avere qualcuno a Bruxelles che impone quote di immigrati ai differenti Paesi, compresa la Gran Bretagna, spaventa molto gli inglesi, i quali su questo terreno non vogliono nessun condizionamento da parte di nessuno”. Così Paolo Scaroni risponde al giornalista che chiede cosa vorrebbero gli inglesi che hanno già tutto, una loro Banca Centrale, la sterlina, Westminster e la Regina. 

“Siccome Draghi non si occupa di Europa, ma si occupa dell'Euro e la Gran Bretagna non fa parte dell'Euro, credo che il tema non lo riguardi di prima battuta, poi lo riguarda come riguarda tutti noi per ragioni politiche, ma lui è responsabile dell'Euro e mi pare che su questo terreno abbia abbastanza da fare senza preoccuparsi del Brexit”, così Paolo Scaroni commenta la posizione di Draghi rispetti al referendum. Draghi ha sempre detto che l'Euro è un progetto irreversibile, sottolinea a questo punto Minoli su Radio 24 sottolineando anche in caso di Brexit e Scaroni risponde: “Direi ancora di più in caso di Brexit, perché l'Euro diventerebbe il cemento per gran parte dell'Europa, per i grandi Paesi dell'Europa che l'Euro lo hanno adottato”.

"Brexit perderà". La pensa così Paolo Scaroni e risponde a Minoli che domanda se la Londra degli affari sia nettamente schierata contro il Brexit: “Sì, guardi. Allora, le dico un po' come la vedo io. Sicuramente, le dico, qui mi lancio in una previsione, il Brexit perderà. E perderà perché, come diceva Napoleone, gli inglesi sono una nazione di bottegai. E quando vanno a votare non votano con cuore, votano col portafoglio. Allora per il portafoglio il Brexit sarebbe un disastro e, quindi, voteranno a favore di rimanere nell'Unione Europea”.

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