Casa Bianca, Trump licenzia il consigliere Steve Bannon
Steve Bannon, capo stratega del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si e' dimesso. Lo ha dichiarato Sarah Huckabee Sanders, portavoce della Casa Bianca. I media avevano riferito in precedenza, citando i funzionari dell'amministrazione, che Trump stava pensando di licenziare Bannon. Inoltre che lo stesso stratega avesse deciso di fare un passo indietro. Secondo la stampa, infatti, aveva presentato le dimissioni il 7 agost,o ma l'annuncio della sua partenza e' stato ritardato dagli eventi di Charlottesville. Sembra che all'origine dell'addio ci fossero scontri con alti funzionari della Casa Bianca e membri della famiglia Trump.
PRIMA L'INDISCREZIONE DEI MEDIA, POI LA CONFERMA - Dopo le indiscrezioni il portavoce della Casa Bianca, Sara Huckabee Sanders, ha chiarito che il controverso Steve Bannon, fino ad oggi capo stratega del presidente Donald Trump e' fuori dalla squadra dell'amministrazione. Oggi e' il suo ultimo giorno di lavoro alla Casa Bianca, ha riferito Sanders. In precedenza il New York Times, che citava due fonti dell'amministrazione, aveva scritto che il presidente Donald Trump ha gia deciso di licenziare Bannon, esponente di spicco della cosiddetta 'Alt-Right' (destra alternativa ma in realta' estrema). Secondo il Nyt Trump lo ha gia' comunicato ai suoi consiglieri piu' stretti manca solo l'annuncio. Trump ed i membri del suo 'inner circle' starebbero decidendo quando e come liberarsi della presenta ormai ingombrante di Bannon, considerato il 'Rasputin' o anima nera del presidente. Fonti vicine a Bannon, proseguiva il Times, sostengono che e' stato lui stesso a dimettersi comunicandolo con una lettera ufficiale consegnata al presidente il 7 agosto scorso. L'annuncio doveva essere dato lunedi' scorso ma tutto e' stato rinviato per le polemiche innescate dall'uccisione sabato scorso di una donna ed il ferimento di altre 19 persone esponenti della sinistra a Charlottesville in Virginia, ad opera di un filonazista, James Field, che si e' gettato sui manifestati con la sua auto.