"Trump non può tirare la corda. Putin ha l'arma per distruggerlo"
L'ex 007: "Putin potrebbe avere in mano un'arma di distruzione politica di massa nei confronti di Trump"
"Donald Trump non può forzare troppo la mano, Putin ha in mano un'arma di distruzione politica di massa verso di lui". Alfredo Mantici, ex capo del dipartimento Analisi del Sisde, analizza in un'intervista ad Affaritaliani.it gli scenari internazionali tra Usa, Russia, Corea del Nord e Cina.
Alfredo Mantici, come si spiega questo improvviso attivismo militare di Trump sulla scena internazionale?
Per motivi di politica interna Trump si sta mobilitando sul fronte internazionale. Il presidente Usa è sotto assedio per il Russiagate e i media americani sono compatti contro di lui. L'intervento in Siria e le minacce alla Corea del Nord sono utili proprio per placare le acque sul fronte interno. Spesso i governi agiscono all'estero per questi motivi. Trump voleva dimostrare che la politica di proiezione verso l'estremo oriente proposta da Obama con la sua presidenza era in realtà solo una scusa per ritirarsi dal Medio Oriente. Trump vuole dimostrare che il suo predecessore ha sbagliato a permettere alla Cina di espandersi nel mar Cinese meridionale.
Pensa che in Siria Trump proseguirà con una strategia aggressiva contro il regime di Assad?
Penso che al momento l'intervento in Siria sia stato molto meno limitato rispetto a quando propagandato. I raid sono stati un avvertimento per russi e siriani ma si è trattato soprattutto di un intervento di facciata. Il messaggio principale era per la Corea del Nord, sulla quale secondo Trump Obama è stato incapace di contenere i progetti nucleari di Kim. Il pericolo vero è quello lì, anche perché Kim non mostra nessuna razionalità nelle proprie azioni e minacce. Poi che dalla pressione militare si passi effettivamente a un'azione militare unilaterale non è per niente scontato. Non possiamo sapere che cosa si sono detti in Florida su questo punto Trump e Xi Jinping.
La Cina lascerebbe fare gli Usa su Pyongyang?
Dubito che la Cina possa abbandonare la propria posizione di "grande fratello" della Corea del Nord, una posizione assunta e sempre conservata dal 1950 a oggi. Credo di più a un intervento chirurgico limitato sui centri di produzione nucleare di Pyongyang se nei prossimi giorni Kim dovesse fare altri test.
La Russia potrebbe scaricare Assad?
Non credo che la Russia si ritiri dalla Siria. Assad è blindato da Russia e Iran e in un certo senso anche dalla Turchia perché la maggiore preoccupazione di Erdogan è quella di evitare la costruzione di uno stato curdo a cavallo tra Kurdistan iracheno e siriano.
C'è davvero il rischio di un'escalation con Russia e Iran?
Trump era arrivato a un passo dal sedersi al tavolo con Russia, Iran e Turchia. Il raid è stato sicuramente un passo indietro in questo senso. Ma Trump è in una posizione molto delicata. Non può esagerare in Siria, anche perché Putin ha in mano prove imbarazzanti sul suo conto. Se davvero ci sono stati gli incontri di cui si parla tra i diplomatici russi e i membri dell'amministrazione di Trump esistono anche dei report in mano al Cremlino. I diplomatici russi sono obbligati a redigere e consegnare report sui propri incontri. Se il Cremlino dispone delle prove di questi incontri potrebbe anche usarli, se costretto, come arma di distruzione politica di massa nei confronti di Trump.
@LorenzoLamperti
Alfredo Mantici è ora direttore editoriale della rivista Lookout News