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Esteri
Coronavirus. Non piace la gestione Trump ma la partita è ancora da giocare
(fonte Lapresse)

Il Coronavirus è oggi, più che mai, l’ago della bilancia per il rinnovo della poltrona più importante del mondo, quella di Presidente degli Stati Uniti.

Innanzitutto la guerra tra democratici e repubblicani ha raggiunto livelli mai visti da sempre e soprattutto il consenso sulla gestione della crisi da parte di Donald Trump sta facendo la differenza.

Un recente sondaggio ha fatto emergere che il 55% degli americani considera insufficienti le azioni fatte dal Presidente.Il Paese sembra non essere d’accordo con Trump quando si vuole sostituire alla scienza o è contrario alle misure di quarantena. Certo sono solo campanelli d’allarme e non certo dichiarazioni di voto ma leggere che Joe Biden, l’exvicepresidente di Obama l’avversario, senza aver fatto al momento nulla , supera di sei punti in gradimento l'attuale Presidente fa un certo effetto.

Il settimanale Nationscape ha realizzato un sondaggio per il Centro Studi (UCLA) dell’Università della California.Il sondaggio ha rivelato, abbastanza ovviamente, che più del 90% degli americani sono molto preoccupati della pandemia.Tra i repubblicani il 46% è molto preoccupato. Tra i democratici la percentuale cresce al 69%.La maggioranza degli intervistati si dichiarata totalmente in disaccordo su alcune uscite di Trump. In particolare sulle raccomandazioni ( solo satira per il Presidente) di iniettarsi disinfettante o di continuare a non mettere la mascherina negli incontri ufficiali. 

E’ interessante vedere come si è mosso il gradimento sul Presidente.

 A metà marzo il 59% degli americani approvava la gestione di Trump. Ma ai primi di maggio lo stesso apprezzamento era caduto al 42%.Due mesi fa l’89% appoggiava in un certo grado la gestione della crisi di Trump ma la settimana scorsa la stessa platea ha ridotto i consensi di 10 punti percentuali. E anche gli Indipendenti hanno diminuito il loro consenso da 59% a 32%. Tutto negativo allora per il Presidente in carica? Forse si, forse no.In casi gravi in tutto il mondo la gente incolpa il Governo di tutte le grandi disgrazie ma la corsa alla Presidenza è ancora lunga e vale la pena ricordare che Trump nel 2016 prese quasi 3 milioni di voti in meno della Clinton, ma vinse per una decina di migliaia di voti in quattro Stati chiave.

Si ripeterà il miracolo? 

 

 

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