Coronavirus.Fosse comuni a New York ricevono 25 corpi al giorno
L’isola nel Bronx dove si seppelliscono gli ‘invisibili’
Pochi conoscevano un aspetto di New York come quello di Hart Island. Ora il Coronavirus lo ha fatto conoscere.
Ad est del Bronx, nell’isola di Hart Island, già dal 19esimo secolo i residenti ‘invisibili’ di New York, quelli che non avevano niente e nessuno venivano sepolti a spese del Dipartimento delle Carceri.
Fino ad oggi una media di 25 sepolture a settimana.
Ora, da quando New York è diventata l’epicentro del Coronavirus, le fosse vengono riempite con 25 corpi al giorno.
E questa emergenza ha richiesto di preparare altre fosse ‘nel caso fossero necessarie’. Per questo sono stati assunti altri lavoratori.
Nell’isola ‘della morte’ i corpi vengono avvolti nei tristi e già conosciuti sacchi neri e messi in una cassa di legno di pino con il nome del defunto. Nel caso qualcuno poi lo reclamasse.
Nell’isola, che ha una superficie di 53 ettari, sono sepolte più di un milione di persone.
Normalmente prima di procedere alla sepoltura il corpo rimane un paio di mesi nella ‘morgue’ dell’isola per eventuali richieste famigliari ma ora, in questa pandemia, i tempi si sono accorciati e già dopo 15 giorni si passa dalla morgue alla sepoltura.
Si sta pensando pure, secondo quanto detto dal Sindaco De Blasio, qualora l’epidemia dovesse continuare a questi ritmi , che l’isola diventi un momento di sepoltura temporale fino a quando i cimiteri cittadini riusciranno a fare spazio.
Al momento l’Ufficio del Coroner della città puo’ tenere fino a mille corpi e ha ulteriori spazi per altri 1000 centinaia di camion refrigerati che vanno a sostenere le piccole morgue di ogni ospedale.
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