A- A+
Esteri
Corte Ue: “La legge Orban è illegale”. Colpo all’Ungheria sulle norme anti-Ong

Corte Ue: "Illegale legge Orban contro Ong"

"Non sono conformi al diritto dell'Unione Europea le restrizioni imposte dall'Ungheria al finanziamento delle organizzazioni civili da parte di soggetti stabiliti al di fuori di tale Stato membro". Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell'Unione Europea dopo il ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione sulla legge introdotta dal governo di Viktor Orban che impone obblighi di registrazione, dichiarazione e pubblicita', con la possibilita' di sanzioni, ad alcune Ong che beneficiano di sostegno finanziario esterno oltre una certa soglia. Secondo i giudici di Lussemburgo, la legge ungherese sulle Ong ha "introdotto restrizioni discriminatorie e ingiustificate" nei confronti delle organizzazioni non governative, ma anche dei loro finanziatori.

Corte Ue, "Ci aspettiamo rispetto sentenza su legge Ong"

La Commissione si aspetta che il governo di Viktor Orban rispettera' la sentenza di oggi della Corte di Giustizia dell'Ue, che ha dichiarato la legge sulle Ong incompatibile con il diritto comunitario. "Partiamo dal principio che le autorita' nazionali si conformeranno alla sentenza", ha detto il portavoce della Commissione, Eric Mamer.

Corte Ue, Open Society Foundations: "Ora revocare legge Ong"

Dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea "per l'Ungheria l'abrogazione della legge sulle Ong sarebbe un passo indietro benvenuto verso la restaurazione sia dello stato di diritto, sia del pluralismo nella vita pubblica". Lo ha detto Patrick Gaspard, presidente della Open Society Foundations, una delle organizzazioni del finanziere George Soros che erano state prese di mira dalla legge contro le Ong di Viktor Orban. "Questa sentenza risuonera' in tutta l'Unione Europea come un'affermazione che l'impegno civico e' un pilastro vitale dei suoi valori democratici", ha detto Gaspard. 

Amnesty: "Sentenza Corte Ue storica, colpo a Orban"

"La storica decisione di oggi infligge un colpo agli sforzi delle autorita' ungheresi di
stigmatizzare e minare le organizzazioni della societa' civile che criticano le politiche del governo". Lo ha detto David Vig, direttore di Amnesty International Ungheria, commentando la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che ha dichiarato la legge sulle Ong diOrban contraria al diritto comunitaria. La legge sulle Ong e' "un palese tentativo di mettere a tacere le voci critiche e di sottrarre sostegno pubblico alle organizzazioni che lottano per i diritti umani, la giustizia e l'uguaglianza", ha detto Vig: "e' di vitale importanza ora che la Corte costituzionale ungherese agisca rapidamente per rivedere questa legge repressiva, che deve essere annullata il piu' presto possibile".

 

Commenti
    Tags:
    corte uesentenza corte ue legge orbanlegge orban ongorban ong





    in evidenza
    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    Ritratto di Francesco Muglia

    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    
    in vetrina
    Affari in rete

    Affari in rete


    motori
    Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

    Renault avvia colloqui tecnologici con Li Auto e Xiaomi in Cina

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.