Chi è Zaluzhny, l’uomo che Trump considera l’erede di Zelensky alle prossime elezioni in Ucraina - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 13:56

Chi è Zaluzhny, l’uomo che Trump considera l’erede di Zelensky alle prossime elezioni in Ucraina

Non è più un mistero che Donald Trump voglia sbarazzarsi di Zelensky come leader di Kiev

di Arianna Conti

Addio Zelensky? Gli Usa puntano su Zaluzhny come possibile nuovo presidente

Valery Zaluzhny rappresenterebbe la prima opzione dell’amministrazione statunitense per la successione alla guida dell’Ucraina. Non è più un mistero che Donald Trump voglia sbarazzarsi di Volodymyr Zelensky come leader di Kiev, arrivando a definirlo un "dittatore mai eletto" e un "comico mediocre". Sarebbe già iniziata, dunque, la ricerca da parte degli Usa di un nuovo nome da contrapporre a quello di Zelensky per le prime elezioni postguerra. A suggerire il nome di Zaluzhny è il quotidiano britannico The Economist, secondo cui l’amministrazione americana starebbe valutando proprio il generale Valery Zaluzhny, ex comandante delle forze ucraine, come possibile erede alla presidenza.

Cosa accadrebbe in caso di elezioni?

Il quotidiano britannico, oltre alle rivelazioni riguardanti Zaluzhny, ha anche diffuso un sondaggio che confronta il gradimento del generale a quello del presidente: al momento, Zelensky registra il suo livello di consensi più basso in assoluto, pari al 52%. Nel caso di un’eventuale elezione verrebbe quindi travolto da Zaluzhny, che per ora avrebbe il 65% delle preferenze.

Chi è Zaluzhny

Valery Zaluzhny ha 49 anni ed è un generale ucraino. Ex comandante delle forze armate del Paese, la sua carriera militare si è interrotta quando, durante gli anni del conflitto con la Russia, è stato sollevato dal suo incarico dallo stesso presidente Zelensky e inviato a Londra come ambasciatore. 

Zaluzhny, difatti, nel luglio del 2021 ricevette la nomina di capo di stato maggiore della Difesa per poi essere rimpiazzato lo scorso anno dal generale Oleksandr Syrskyi, già capo dell'esercito. Una decisione che all’epoca fu motivata dalla volontà di avviare una riforma strutturale delle forze armate ucraine per far fronte a sfide ulteriori, ma che di fatto portò alla sua marginalizzazione, relegandolo al ruolo di ambasciatore nel Regno Unito. 

Secondo vari analisti, tuttavia, la vera ragione di tale scelta sarebbe legata al timore suscitato dalla forte popolarità personale di Zaluzhny. In passato diversi media e commentatori ucraini lo avevano definito un “eroe” e "il salvatore dell'Ucraina", considerandolo l’artefice della strategia ritenuta decisiva nel far fallire l’avanzata iniziale delle truppe russe verso Kiev, subito dopo l’inizio dell'invasione del febbraio 2022.

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