Emma Bonino ad Affaritaliani.it: “Ridotta l’attività dell’ambasciata italiana in Yemen”

"Non c’è un rischio attentati nelle nostre ambasciate all’estero. Diciamo che le informazioni che abbiamo ci spingono alla cautela soprattutto nella nostra sede diplomatica nello Yemen che è chiusa al pubblico, salvo un servizio di risposta al telefono. Abbiamo adottato delle misure di cautela un po' ovunque e abbiamo informazioni diverse che abbiamo valutato coi servizi. In queste ore ci riuniremo nuovamente coi servizi, ma per ora siamo fermi a questa riduzione di attività delle ambasciate, in particolare in quella yemenita”. Il ministro degli Esteri Emma Bonino, intervistata da Affaritaliani.it, fa il punto sulla situazione delle nostre sedi diplomatiche all’estero. Poi sull’eventualità che i terroristi prendano di mira le città italiane dice: "Non ci risulta".
Intanto l'amministrazione Obama teme un attacco in grande stile di al-Qaeda in coincidenza con la fine del Ramadan. A conferma dell'allerta, il Dipartimento di Stato ha deciso di prolungare fino al 10 agosto la chiusura di 19 missioni diplomatiche in Medio Oriente e Africa. Un'area di particolare preoccupazione è appunto lo Yemen: in quete ore infatti le autorità statunitensi hanno ordinato a tutti gli americani presenti nel Paese di lasciarlo "immediatamente" perché si teme sia imminente un attentato terroristico. Fin da subito si è capito che lo Yemen è diventato il posto più pericoloso per gli americani dopo che sono emerse intercettazioni tra il capo di al Qaeda, l'egiziano Ayman al Zawahiri e il capo della branca locale, al Qaeda nella Penisola Arabica, Naser al-Wuhayshi. Anche Francia e Gran Bretagna hanno chiuso le loro ambasciate.
Queste le sedi dipolmatiche chiuse dagli Stati Uniti: Abu Dhabi, Amman, Il Cairo, Riad, Dhahran, Gedda, Doha, Dubai, Kuwait, Manama, Muscat, Sanaa, Tripoli, Antanarivo, Bujumbura, Gibuti, Khartoum, Kigali e Port Louis.
Daniele Riosa @DanieleRiosa