Libia, "operazioni segrete della Francia". La guerra segreta di Parigi
"La guerra segreta della Francia in Libia": secondo informazioni del quotidiano Le Monde, le forze speciali transalpine effettuano "operazioni clandestine" per lottare contro l'espansione dei terroristi dello Stato islamico nel territorio della Libia, mentre a livello governativo Usa, Gb, Francia e Italia si confrontano sulle modalità della operazione militare sempre più vicina, nonostante il rinvio del parlamento di Tobruk sul voto sul governo che dovrebbe poi chiedere l'intervento internazionale.
Sabrata. I miliziani dello Stato islamico hanno occupato la sede centrale della sicurezza della città di Sabrata, nell'ovest della Libia. Secondo il sito informativo locale "al Wasat", i jihadisti occupano il centro della città dove al momento non si registrano combattimenti dopo l'attacco sferrato ieri sera. Testimoni oculari parlando di bandiere nere con la Shahada, la professione di fede islamica, nel centro della cittadina libica e sui palazzi del potere come la stazione di polizia, la centrale elettrica e l'ospedale. Secondo altre fonti le milizie dell'Is hanno preso solo per qualche ora il controllo del quartier generale della sicurezza a Sabrata, decapitando 12 guardie, prima di essere respinte. Il consiglio comunale, da parte sua, ha annunciato tramite la sua pagina ufficiale su internet che "le milizie rivoluzionarie di Sabrata stanno effettuando dei rastrellamenti alla ricerca dei miliziani dello Stato islamico presenti in città".
Bengasi. A Bengasi intanto prosegue l'avanzata dell'esercito libico verso tutte le direzioni della città. Secondo i media locali, le truppe del generale Khalifa Haftar, ex alto ufficiale del regime di Muhammar Gheddafi, avanzano per il terzo giorno consecutivo sia nella zona di al Laithi, sia in quella di Bouatna sia a Sidi Faraj. Nella giornata di ieri i soldati hanno attaccato la zona di al Sabri nel centro cittadino con le armi pesanti in preparazione di un assalto finale. Si registra inoltre una fuga nelle prime ore di questa mattina dei miliziani dello Stato islamico dalle loro postazioni. Il ministero degli Esteri del governo di salvezza libico di Tripoli, non riconosciuto dalla comunità internazionale, ha condannato in una nota le operazioni militari condotte dal generale Khalifa Haftar a Bengasi e Agedabia (Ajdabiya) nei giorni scorsi.