Esteri
Gaza, l'Isis fiuta il colpo grosso, attacchi ad Hamas (indebolita) per il dominio nella Striscia
Anche altri terroristi provano ad approfittare del caos per ribaltare gli equilibri
Gaza, altro che tregua: la sfida tra bandiere nere e verdi per il dominio (dei resti) nella Striscia
La situazione nella Striscia di Gaza resta drammatica anche dopo la tregua, via gli israeliani infatti, si è aperta una sorta di guerra civile tra terroristi. Hamas, indebolita dalla lunga guerra, deve fare i conti con i tentativi di far cadere il suo regime da parte di altri gruppi armati. Per questo i miliziani che hanno firmato la tregua con Isarele adesso cercano di reprimere con la forza i tentativi di scavalcarli. Hamas - riporta Il Corriere della Sera - accusa la famiglia più potente della Striscia, il clan Doghmush, anche affiliato con l'Isis, di aver collaborato con Israele durante la guerra. Yoav Gallant, allora ministro della Difesa, aveva delineato un piano per utilizzare le tribù contro i fondamentalisti: avrebbero dovuto scortare i convogli umanitari, evitare che venissero saccheggiati.
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Mentre il gruppo e i Doghmush - prosegue Il Corriere - si sono accusati reciprocamente di svaligiare i camion inviati per la popolazione affamata, le merci venivano rivendute sul mercato nero a prezzi altissimi. Il leader del clan familiare ha cambiato spesso alleanze e arriva addirittura a fondare l’Esercito dell’Islam, a giurare fedeltà allo Stato Islamico e Al Qaeda, a sfidare il potere di Hamas sventolando i vessilli neri in opposizione a quelli verdi. Così l'Isis (indirettamente) sta cercando di approfittare del caos per mettere un piede nella Striscia con l'aiuto di clan rivali ad Hamas. Una situazione drammatica che rischia anche di aggravarsi. Il mondo per ora osserva e attende il disarmo totale di Hamas. "Altrimenti torna Israele", ha avvertito Trump.
