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Esteri
Guerra Ucraina, mondo sempre più armato.Persino la Svizzera flirta con la Nato

Guerra Ucraina, persino la Svizzera si immagina nella Nato

Ci sono poche cose sicure al mondo, soprattutto in quello del terzo millennio che nel giro di pochi anni ha conosciuto prima una pandemia di Covid-19 sconosciuta per dimensioni ed effetti da almeno un secolo, e poi la più grave crisi militare che l'Europa abbia vissuto dalla fine della seconda guerra mondiale. Tra le poche cose sicure si ritiene, o si riteneva, che ce ne fosse una scritta sulla pietra: la neutralità della Svizzera. Una neutralità che ha caratterizzato la vita del paese elvetico per oltre cinque secoli, dalla sconfitta nella battaglia di Marignano contro la Francia in poi.

Neutralità rispettata e riconosciuta da tutti e che ha evitato alla Svizzera tanti conflitti negli scorsi secoli e decenni. Ora, però, persino questo pilastro della politica europea e mondiale potrebbe venire clamorosamente meno. Almeno questo sembrerebbe il desiderio dell'opinione pubblica del paese incastonato tra Italia, Francia, Germania e Austria. E che mentre questi vicini si combattevano tra loro ha potuto prosperare senza dover combattere.

Svizzera, l'opinione pubblica preoccupata dalla Russia vuole più Nato e più armi

Secondo un sondaggio del SonntagsBlick, infatti, la popolazione svizzera desidera un riarmo e una politica estera più allineata all'occidente. In base al rilevamento, infatti, il 56% degli interpellati si mostra favorevole a "una collaborazione più stretta" con la Nato. E attenzione, la tendenza si fa sentire soprattutto a sinistra: il 76% dei simpatizzanti del PS vuole infatti approfondire la collaborazione con l'Alleanza atlantica, cosa che vorrebbe anche il 73% dei sostenitori dei Verdi.

Non solo. La maggioranza dei cittadini svizzeri vorrebbe anche che il governo locale decidesse di optare per un aumento delle spese per la difesa della Svizzera. Per il momento, comunque, permane una maggioranza che si oppone all'acquisto di F-35 dagli Stati Uniti. Eppure, l'esito del sondaggio è a dir poco sorprendente per un paese tradizionalmente schierato solo con la neutralità e che anzi ha fatto di questo tratto un marchio di fabbrica e un suo orgoglio.

Ma evidentemente l'invasione russa dell'Ucraina ha fatto effetto anche tra i cantoni svizzeri. Tanto che uno svizzero su tre è favorevole persino all'adesione alla Nato, non solo a un allineamento. Anche i partiti iniziano a parlare apertamente dell'ipotesi ma anche dell'eventualità di una collaborazione effettiva con i paesi limitrofi in materia di difesa e sicurezza. Un qualcosa davvero di clamoroso e che si inserisce in una tendenza più generale che porta al riarmo e all'allargamento della Nato, cioè proprio quello che Vladimir Putin voleva impedire intervenendo in Ucraina. 

(Continua nella pagina seguente...)

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