Hong Kong in fiamme, il bilancio drammatico: le vittime salgono a 128. Oltre 200 dispersi, ma i numeri continuano a peggiorare - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 11:45

Hong Kong in fiamme, il bilancio drammatico: le vittime salgono a 128. Oltre 200 dispersi, ma i numeri continuano a peggiorare

Le cause dell’incendio non sono ancora state chiarite. Le prime ricostruzioni indicano che il fuoco sarebbe divampato ai piani bassi della Wang Cheong House, uno degli otto edifici del complesso

di Filippo Santi

Hong Kong, sale a 128 il bilancio delle vittime dell’incendio. Centinaia ancora i dispersi

Il bilancio del devastante incendio che ha colpito un complesso residenziale di Hong Kong continua a crescere. Le autorità hanno confermato venerdì che le vittime accertate sono salite a 128, mentre circa 200 persone risultano ancora disperse. L’enorme rogo, che ha imperversato per 42 ore prima di essere domato, ha travolto uno dei quartieri popolari della città, lasciando dietro di sé una scia di distruzione.

Secondo il Segretario per la Sicurezza Chris Tang, almeno 79 persone sono rimaste ferite mentre le fiamme si propagavano rapidamente da un edificio all’altro all’interno del complesso Wang Fuk Court, nel quartiere di Tai Po. Tang ha avvertito che il numero dei morti potrebbe aumentare ulteriormente, poiché tra i dispersi figurano anche diversi corpi ancora in attesa di identificazione.

Il rogo, il più letale per Hong Kong da decenni, ha scioccato una città che vanta standard edilizi e norme di sicurezza generalmente molto rigorosi. Centinaia di residenti sfollati si preparano ad affrontare la terza notte nei centri di accoglienza, mentre molti familiari attendono con angoscia notizie dei propri cari scomparsi.

Le cause dell’incendio non sono ancora state chiarite. Le prime ricostruzioni indicano che il fuoco sarebbe divampato ai piani bassi della Wang Cheong House, uno degli otto edifici del complesso, abitato da oltre 4.000 persone — in larga parte anziani. Al momento dell’incendio l’intero complesso era avvolto da impalcature di bambù e reti protettive verdi per lavori di ristrutturazione.

Gli inquirenti sospettano che alcuni pannelli di polistirene infiammabile, ritrovati dai vigili del fuoco a ostruire varie finestre e riconducibili alla ditta incaricata dei lavori, abbiano favorito la diffusione delle fiamme. "La rete protettiva ha preso fuoco in pochi istanti, propagando l’incendio ai pannelli di polistirene e da lì ai piani superiori e agli edifici adiacenti", ha spiegato Tang.

Le temperature all’interno delle strutture avrebbero superato i 500 gradi Celsius, mandando in frantumi le finestre e permettendo alle fiamme di penetrare negli appartamenti. Quando le impalcature e le reti sono crollate, hanno ulteriormente alimentato il rogo, complicando il lavoro dei soccorritori. Nonostante le drammatiche circostanze, le reti protettive utilizzate risultavano conformi agli standard di sicurezza vigenti, ha precisato Tang.

Un ulteriore elemento di criticità è emerso durante le ispezioni successive: gli allarmi antincendio di tutti gli otto edifici non erano funzionanti, come ha confermato il direttore dei Servizi Antincendio Andy Yeung. Non è ancora chiaro se il sistema fosse operativo al momento dello scoppio del rogo; diversi residenti hanno però riferito alla CNN che l’allarme nei loro edifici non è mai entrato in funzione. "Su questo punto avvieremo un’azione di polizia", ha dichiarato Yeung.