La Germania e la Francia danno le carte: l'Italia guarda
Merkel e Macron continuano a guidare la Ue e Renzi guarda
La recente vittoria - sconfitta di Angela Merkel in Germania e la sua necessaria alleanza con i liberali mette in crisi il progetto Macron su un “bilancio” Ue meno teutonicocentrico. I liberali non ne vogliono sapere di rivoli, fiumi e cascatelle verso i Paesi Non Virtuosi (PNV) che sono notoriamente lazzaroni, fannulloni e sfruttatori del sudore tedesco.
“Loro” -cioè noi, cioè i popoli latini -“essere fubonen” dicono i crucchi, facendo finta di non sapere di tutte le deroghe di cui ha goduto il Quarto Reich della Merkel e di come di tale (pre)potenza germanica siano pieni i vasi europei e di come i populismi nostrani (come Lega Nord e Cinque Stelle) si alimentino ghiottamente di tale situazione.
Ed in tutto questo una domanda. Perché l’Italia deve rassegnarsi a vedere governata la UE da Germania e Francia (strettamente nell’ordine gerarchico alla faccia delle due sconfitte tedesche contro i cugini dell’ovest nelle due ultime guerre mondiali)?
L’Italia, soprattutto dopo la Brexit, poteva e doveva inserirsi nel gruppetto di guida, ed invece siamo sempre lì a guardare la Merkel e Macron che distribuiscono le carte.
Il governo ha niente da dire? E Renzi?