Lunedì tra Clinton e Trump si attende il dibattito dei record
Presidenziali Usa, piu' di 100 mln di spettatori previsti per dibattito Trump-Clinton
SPRINGSTEEN: "TRUMP? IMBARAZZANTE"/ Donald Trump è "imbarazzante" per gli Stati Uniti: lo ha affermato Bruce Spingsteen, definendo il candidato Repubblicano alla Casa Bianca "un demagogo dalle soluzioni semplicistiche". "L'assurdità va al di là di ogni caricatura, ma è arrivato abbastanza vicino alla Casa Bianca da suscitare nervosismo: non credo possa vincere, ma già il fatto che sia candidato è assai imbarazzante se si è americani" ha spiegato il cantante in un'intervista trasmessa dal programmatelevisivonorvegese"Skavlan". Trump sa come dire agli elettori "alcune delle cose che vogliono sentire": "In America abbiano alcuni problemi, come la tremenda disuguaglianza nelle distribuzione della ricchezza che rende il terreno fertile per la demagogia. Lui ha delle risposte semplicistiche per questi problemi assai compressi". |
Quello di lunedì sera dalla Hofstra University di Long Island sarà il primo dibattito diretto tra Hillary Clinton e Donald Trump, dopo mesi di attacchi a distanza. Ma sarà anche il dibattito dei record, visto che dovrebbe superare i numeri di spettatori di sempre per un faccia a faccia tra due candidati alla Casa Bianca.
Si parla di 100 milioni di persone, quanto una finale dei playoff di Nba. Nonostante i numeri è certo che la sfida rappresenta un punto di svolta nella campagna elettorale, quando al voto dell'8 novembre mancano solo sei settimane, e nonostante il vantaggio di Clinton, sembra che la corsa possa essere incerta fino all'ultimo.
Si sa che da settimane i due candidati si stanno preparando, stanno studiando il profilo psicologico del loro sfidante, analizzando le mosse l'uno dell'altro e allo stesso tempo le frasi da pronunciare e i tempi da rispettare. Questo perché un dibattito - lo dimostra la storia - può consegnare o togliere una presidenza a un candidato. Alcuni esempi di esordi negativi?
Nel 1984 un Ronald Reagan un po' confuso fece emergere dubbi sulla sua reale capacità, data l'età, di guidare il paese più importante del mondo. E ancora, nel 2000, Al Gore fu troppo teso ed esagerato nella sua retorica. George W. Bush nel 2004 non andò bene, così come Barack Obama quattro anni fa, quando sembrò essere quasi stufo, scocciato di essere sul palco.
Secondo gli osservatori americani la situazione è tesa soprattutto per Hillary Clinton, perché, scrive il Washington Post, è chiaro che il primo round sia molto difficile soprattutto per chi tra i due si presenta sul palco con un vantaggio. Clinton è vista come il candidato più adatto a guidare il paese, perché ha una esperienza istituzionale di diversi anni. Inoltre un recente sondaggio svolto da Cnn sostiene che il 53% degli intervistati credono che Hillary farà meglio di Trump nel primo dibattito, con il miliardario fermo al 43%. Ma quello che non è possibile capire fino all'ultimo per Clinton e i suoi consiglieri, è quale versione di Trump salirà sul palco lunedì.
Il candidato repubblicano infatti potrebbe cercare di essere pacato per provare a conquistare i voti moderati, oppure cercherà la via dell'aggressività, quella che lo aveva fatto emergere nei primi dibattiti delle primarie. Di certo, entrambi i candidati, hanno commesso molti passi falsi e hanno punti deboli sui quali sono facilmente attaccabili. Quindi è quasi ovvio che i due cercheranno rispettivamente di fare emergere gli elementi negativi, per aumentare l'indecisione degli elettori nei confronti dello sfidante.