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Esteri
Mali isolato dopo il golpe militare. Esercito promette voto-transizione civile

Il colonnello Assimi Goita è stato designato presidente dell'autoproclamato Comitato nazionale per la salvezza del popolo (Cnsp), l'organo creato dai golpisti che hanno costretto alle dimissioni il presidente del Mali, Ibrahim Boubacar Keita, che ha sciolto il Governo e il Parlamento. Goita, colonnello dell'Esercito di Terra, è uno dei cinque militari apparso stamani in tv per leggere il primo comunicato del Cnsp, ma finora non figurava tra i favoriti alla guida della Giunta militare al pari dei colonnelli Malick Diaw e Sadiou Camara, ritenuto la "mente" del golpe di ieri, appena tornato in Mali dopo un periodo di addestramento militare in Russia. Oltre alla condanna internazionale unanime, il Mali è al momento un Paese isolato anche nel continente africano: la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas) ha deciso di chiudere i confini dei suoi 15 Stati membri, ha sospeso tutti i flussi finanziari e ha chiesto sanzioni contro i "golpisti e ai loro partner e collaboratori".

L'Unione africana, ha sospeso Bamako "fino al ripristino dell'ordine costituzionale" e ha chiesto la liberazione "immediata" di Keita e dei suoi ministri. Goita finora era il responsabile delle forze speciali nel centro del Paese, la regione più colpita dal terrorismo e dalla violenza settarie. Non si conosce abbastanza delle intenzioni del Cnsp, che intanto ha assicurato una "transizione politica civile" per portare il Paese ad elezioni generali entro un "tempo ragionevole". La giunta ha chiesto di fermare le azioni di vandalismo e di tornare alla vita normale. Poche ore dopo che il presidente Keita ha annunciato la sua "decisione di lasciare tutte le sue funzioni", al termine di una giornata di ammutinamento, trasformatasi in un colpo di Stato militare, uomini in uniforme sono apparsi sul canale tv pubblico Ortm: "Noi, le forze patriottiche riunite nel Comitato nazionale per la salvezza del popolo (Cnsp), abbiamo deciso di assumerci le nostre responsabilità davanti al popolo e alla storia", ha annunciato il loro portavoce, il colonnello maggiore Ismael Wague', vice capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare, denunciando il "clientelismo politico" della ormai ex amministrazione.

"La società civile e i movimenti socio-politici sono invitati a unirsi a noi per creare insieme le migliori condizioni per una transizione politica civile che porti a elezioni generali credibili per l'esercizio democratico, attraverso una tabella di marcia che getterà le basi di un nuovo Mali", ha concluso Wague'. Intanto, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha assicurato che il golpe non ha avuto alcun impatto sul dispiegamento dei caschi blu della missione Onu nel Paese (Minusma). "I soldati sono nelle loro caserme e sono molto lontani da Bamako", ha spiegato.

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