Montenegro, elezioni: vittoria degli anti-Putin. Nuovo scontro Occidente-Mosca
Montenegro verso la Nato e l'Ue
Un altro pezzo di est Europa verso la Nato. All'orizzonte ulteriori tensioni tra Mosca e l'Occidente. Milo Djukanovic, premier uscente e leader del partito democratico dei socialisti, si è proclamato vincitore delle elezioni politiche in Montenegro. Parlando dalla sede del partito a Podgorica, Djukanovic ha detto che il Pds ha difeso il Montenegro e il suo cammino verso l'integrazione euroatlantica. Molto presto, ha aggiunto, il Pds formerà un nuovo governo con i suoi tradizionali alleati - i partiti delle minoranze etniche. Il Pds, ha detto il premier, ha ottenuto 36 seggi al parlamento nazionale, e con i seggi degli alleati potrà agevolmente governare.
"Non è stato facile, ma grazie al vostro appoggio siamo riusciti a vincere", ha affermato ringraziando gli elettori. Presto, ha aggiunto, il Montenegro entrerà a far parte della Nato e verrà intensificato il negoziato di adesione alla Ue, mentre in economia vi sarà una sicura crescita. "Votando per il Pds avete difeso l'indipendenza del Montenegro e il futuro dei nostri figli", ha detto Djukanovic con allusione ai tentativi di ingerenza della Russia nelle scelte strategiche del paese balcanico.
Le opposizioni da parte loro hanno detto anch'esse di aver ottenuto insieme un numero di seggi sufficiente a formare un nuovo governo che ponga fine al lungo potere di Djukanovic, alla guida del Montenegro da 27 anni. L'affluenza è stata alta, superiore al 73%. Gli analisti locali ritengono che la situazione sia molto fluida e incerta e che bisogna attendere i risultati finali in termini di seggi assegnati per capire come si potrà muovere il premier Djukanovic nella formazione di un nuovo governo. I numeri sarebbero comunque sufficienti per il referendum per l'ingresso di Podgorica nella Nato. Una prospettiva contro cui è schierata con forza la Russia, che ha già dovuto ingoiare il boccone amaro dell'Albania 28esimo Stato dell'Alleanza Atlantica.
Djukanovic aveva giocato tutte le elezioni sulla contrapposizione con Mosca, con lo slogan "vogliamo essere membri dell'Ue, della Nato o una colonia russa?" Sventato complotto contro Djukanovic Le autorità montenegrine hanno affermato di aver sventato un complotto di un gruppo di serbi che volevano rapire il premier e proclamare la vittoria di partiti d'opposizione al voto di ieri. Venti serbi sono stati arrestati nella notte prima di uno scrutinio teso in questo piccolo Paese balcanico di 640.000 abitanti, guidato da un quarto di secolo dal filo-occidentale Djukanovic.