Esteri
Trump: "Siamo vicini a un accordo su Gaza". Netanyahu all’Onu, l’aula si svuota tra i fischi: "False le accuse di genocidio". Poi rassicura gli ostaggi
Benjamin Netanyahu intervenendo all'assemblea generale dell''Onu. Il discorso trasmesso a Gaza attraverso gli altoparlanti

Benjamin Netanyahu
Fischi, proteste e applausi per Netanyahu all'assemblea dell'Onu
Fischi e applausi per il premier Benjamin Netanyahu prima del suo intervento all'assemblea generale dell''Onu. Il presidente dell'assemblea ha dovuto richiamare all'ordine la sala piu' volte, mentre alcune delegazioni uscivano in segno di protesta.
Netanyahu, con il disarmo di Hezbollah possiamo raggiungere la pace
Un accordo di pace con il Libano è a portata di mano: "Se il governo prosegue con il disarmo di Hezbollah, possiamo raggiungere una pace stabile". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante il suo discorso all'Assemblea generale dell'Onu.
Netanyahu: "Riconoscere la Palestina? Prova che l'uccisione degli ebrei paga"
Il riconoscimento di uno Stato di Palestina da parte di diversi Paesi occidentali mostra che "uccidere ebrei paga". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante il suo discorso all'Assemblea generale dell'Onu. "Il 90% dei palestinesi ha sostenuto il massacro del 7 ottobre, i palestinesi non sono interessati alla soluzione dei due Stati", ha affermato il premier. "Dare uno Stato ai palestinesi a un miglio da Gerusalemme dopo il 7 ottobre è come dare ad Al Qaeda uno Stato un miglio da New York dopo 11 settembre. Non succederà", ha assicurato Netanyahu.
Netanyahu: "Né genocidio né fame, evacuiamo civili e sfamiamo"
Le accuse di genocidio e di carestia a Gaza sollevate contro Israele sono uno "scherzo". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante il suo discorso all'Assemblea generale dell'Onu. "Quale Paese che sta commettendo un genocidio cerca di convincere i civili a recarsi in una zona sicura?", ha sostenuto dal podio. "Ci accusano di affamare deliberatamente Gaza. Israele sta deliberatamente sfamando Gaza. Se non c'è abbastanza cibo è perché Hamas lo ruba", ha aggiunto.
Netanyahu ad Hamas: "Libera gli ostaggi e deponi armi o vi cacceremo"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, parlando al palazzo di Vetro, ha intimato ad Hamas di rilasciare gli ostaggi e deporre le armi. "Rilasciate gli ostaggi e vivrete, o non fatelo e vi daremo la caccia".
Netanyahu all'Onu mostra la "mappa del terrore dell'Iran"
"L'anno scorso da questo podio ho mostrato questa mappa del terrore dell'Iran che sta rapidamente sviluppando un programma nucleare e di missili balistici. Questi non solo rischiano di distruggere Israele ma mettono in pericolo gli Usa". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu all'inizio del suo discorso all'Assemblea Generale Onu. Quindi ha ricordato i successi di Israele contro l'Iran, gli Houthi in Yemen, in Siria e contro i leader di Hamas a Gaza.
Netanyahu: "Vogliamo finire il lavoro a Gaza al più presto"
"Vogliamo finire il lavoro a Gaza il piu' velocemente possibile": lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu intervenendo all'assemblea generale dell''Onu e ricordando che gli ultimi militanti di Hamas sono rimasti a Gaza city.
Netanyahu ringrazia Trump per "le azioni audaci contro l'Iran"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando all'Assemblea Generale dell'Onu ha ringraziato Donald Trump per le sue azioni audaci e decise contro l'Iran. "Abbiamo promesso che l'Iran non avrebbe avuto la bomba nucleare e abbiamo avuto successo. Ma dobbiamo rimanere vigili", ha detto.
Netanyahu all'Onu chiede il ripristino delle sanzioni contro l'Iran
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando all'Assemblea Generale dell'Onu ha "chiesto il ripristino delle sanzioni delle Nazioni Unite contro l'Iran". "Molti leader che condannano pubblicamente Israele ci ringraziano a porte chiuse": ha poi aggiunto.
Netanyahu con un qr code sulla giacca per ricordare il 7 ottobre
Benjamin Netanyahu nel suo intervento all'Onu indossa una giacca su cui è attaccato un qr code che indirizza al "sito web sulle atrocità" con la documentazione sull'attacco di Hamas del 7 ottobre. Netanyahu ha detto che "gli ultimi componenti di Hamas sono a Gaza City e hanno giurato di ripetere le atrocità del 7 ottobre ancora e ancora, a prescindere da quanto le loro forze siano state danneggiate". Quindi, "è per questo che Israele deve finire il lavoro e farlo il più rapidamente possibile. Molti nel mondo non ricordano il 7 ottobre, ma noi ricordiamo. Israele ricorda".
Netanyahu ha mostrato "una grande spilla" invitando a "prendere i cellulari e inquadrare il Qr: vedrete perché combattiamo e perché dobbiamo vincere". "Il 7 ottobre Hamas ha condotto l'attacco peggiore contro gli ebrei dall'Olocausto, hanno decapitato uomini, stuprato donne, bruciato bambini vivi, questi mostri hanno preso in ostaggio 200 persone", ha detto. Ieri l'ufficio di Netanyahu aveva avviato una campagna informativa senza precedenti a New York, attraverso decine di enormi cartelloni pubblicitari e decine di camion attorno al Palazzo di Vetro e a Times Square. Sui cartelloni e sui camion appare, in lingua inglese, la scritta "Remember October 7th", e viene anche mostrato lo stesso codice QR, la cui scansione rimanda a un sito web (accessibile solo fuori da Israele) che presenta le atrocità del 7 ottobre.
Netanyahu: "I palestinesi non credono nella soluzione due stati"
"I palestinesi non credono nella soluzione dei due stati, non vogliono uno stato vicino a Israele ma al posto di Israele". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando all'Assemblea Generale dell'Onu.
Netanyahu a Onu: "Le critiche a Israele su Gaza? Bugie antisemite"
Le critiche a Israele su Gaza sono "bugie antisemite": lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu intervenendo all'assemblea generale dell''Onu.
Trump: "Molto vicini ad accordo a Gaza, ci sarà la pace"
"Siamo molto vicini ad un accordo a Gaza che libererà gli ostaggi e porterà la pace". Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca.
Medici senza frontiere: "Costretti a sospendere gli aiuti a Gaza"
Medici Senza Frontiere è costretta a sospendere le attività mediche a Gaza City a causa dell'incessante offensiva israeliana e del rapido deterioramento della situazione di sicurezza, tra continui attacchi aerei e l'avanzata dei carri armati a meno di un chilometro dalle strutture sanitarie di Msf. "Non abbiamo avuto altra scelta che interrompere le nostre attività, poiché le nostre cliniche sono circondate dalle forze israeliane. E' l'ultima cosa che avremmo voluto, poiché i bisogni a Gaza City sono enormi e le persone più vulnerabili non possono muoversi, sono in grave pericolo", dice Jacob Granger, coordinatore delle emergenze.
L'intensificarsi degli attacchi delle forze israeliane ha creato un livello di rischio inaccettabile per il personale, afferma Msf. A Gaza City ci sono ancora centinaia di migliaia di persone che non possono lasciare la città e non hanno altra scelta se non restare. Chi ha la possibilità di andarsene, si trova comunque davanti a una decisione insostenibile: rimanere a Gaza City nonostante le intense operazioni militari e l'intensificarsi degli ordini di evacuazione, oppure abbandonare ciò che resta delle proprie case, dei propri beni e dei ricordi personali, per spostarsi verso aree in cui le condizioni umanitarie stanno rapidamente collassando' denuncia l'organizzazione. Gli ospedali parzialmente funzionanti in tutta la Striscia sono allo stremo, - aggiunge - a causa della grave mancanza di personale, forniture e carburante, mentre i pazienti affrontano ostacoli immensi per raggiungere le strutture sanitarie, arrivando spesso troppo tardi e in condizioni critiche